ASSEGNO PER PERSONE GRAVI – ROMANO (SENSO CIVICO): ADESSO BISOGNA VINCERE UNA CORSA CONTRO IL TEMPO

ASSEGNO PER PERSONE GRAVI – ROMANO (SENSO CIVICO): ADESSO BISOGNA VINCERE UNA CORSA CONTRO IL TEMPO

(Lettera aperta all’assessore Ruggiero, al dirigente regionale Campobasso ed ai direttori delle Asl pugliesi)

La delibera regionale ed il successivo atto dirigenziale hanno, di fatto, sancito il via libera all’erogazione di un contributo straordinario per persone gravi e non autosufficienti. Si tratta, come è noto, si sette mensilità da 800 euro cadauna, per il periodo dall’1 gennaio al 31 luglio 2020.

Ma sono in molti, tra coloro che ne beneficeranno, che sono convinti di non ricevere nulla almeno fino a ferragosto, in quanto potrebbe essere necessario un mese per la presentazione delle domande e un mese per liquidare.

Il covid19, non è un mistero, ci ha fatto apprezzare professioni salite spesso sugli altari della malasanità e dello spreco: parlo dei medici, di tutte le professioni sanitarie. Oggi giustamente sono gli “eroi del nostro tempo”.

Vi è, però, un altro mondo di “eroi” nel pubblico impiego. Sono quelli che lavorano sulle leggi, sui regolamenti; che preparano le ordinanze, le disposizioni, i bandi e se sbagliano forma o contenuto si attivano contenziosi che di fatto bloccano gli obiettivi da raggiungere. Oggi sono impegnati per costruire i sistemi  attraverso cui ritornare in sicurezza pandemica alla vita di ieri. Sono persone che in questi mesi, mentre noi siamo rimasti a casa a gestire il nucleo familiare, hanno dimenticato affetti e famiglia per darci regole di sicurezza per ripartire. A loro il GRAZIE per questo lavoro oscuro. La politica, ed io per primo, chiede la semplificazione, lo snellimento ma non riesce a fare le leggi che vadano in tale direzione.

E questi “eroi” sono costretti a muoversi con le leggi che hanno. I timori delle famiglie di chi dovrà ricevere l’assegno costituiscono una verità: buoni proponimenti ma pratica quotidiana lontana dal bisogno. Il CHE FARE diviene una necessità ineludibile. Cambiare leggi statali e regionali? Modificare ora regolamenti? Slogan, solo slogan.

Una cosa ci e mi rimane da fare: chiedere a questi “eroi” un supplemento di sacrificio. Io motivo a me stesso un sacrificio mettendomi dalla parte del richiedente aiuto. In certe occasioni serve alzarsi dalla comoda poltrona che occupiamo dietro la scrivania della nostra postazione di lavoro e occupare la sedia di chi ci chiede aiuto. Dobbiamo per un attimo diventare malati di SLA o di sclerosi, tetraplegici, autistici, psichiatrici per comprendere bene le necessità. Questi contributi straordinari serviranno magari per acquistare un’ora di fisioterapia o di infermiera.

Attiviamo insieme una corsa contro il tempo: le famiglie dovranno inoltrare quanto prima le domande, voi eroi ad istruirle rapidamente, gli altri eroi, quelli delle Asl, a liquidarle rapidamente. La politica motivi e bene, questo supplemento di sacrificio che chiediamo. I direttori delle Asl stiano sul pezzo, non si facciano distrarre da altre incombenze. Insieme possiamo scrivere una pagina concreta di solidarietà verso chi ha davvero bisogno di noi.

 

Pino Romano – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

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