ASSISTE IL MARITO AL PRONTO SOCCORSO: “DOPO UNA NOTTATA DI SOFFERENZA, NESSUN AIUTO”

Riceviamo e pubblichiamo il racconto, indignato, di una donna che ha assistito il marito al Pronto soccorso del ospedale Perrino a Brindisi lamentando, purtroppo, il mancato aiuto del personale ospedaliero.

“Oggi vorrei raccontare un episodio appena accaduto, ma che mi ha profondamente sdegnato.
Ospedale ” Perrino”, pronto soccorso, turno presumibilmente dalle otto alle 14, o giù di lì.
( tutt’ora in corso). Dopo una nottata di sofferenza, finalmente ci avviamo al momento della dimissione.
Chiedo aiuto per mio marito, che ha necessità fisiologiche, e che, oltre a stare male, ha difficoltà di deambulazione, ad una tale infermiera, di turno stamane al pronto soccorso, e vengo lasciata sola, a gestire la situazione, e a spingere una barella che proprio da sola non potevo gestire.
Arriva l’ora di andar via, e chiedo aiuto per far salire mio marito in auto facendolo scendere dalla barella e, ancora lei mi pianta in asso rifiutando di assistere chi, per ben due condizioni, la malattia e la difficoltà di deambulazione, ne avrebbe avuto maggiormente bisogno.
Arrabbiatissima, le chiedo come si chiama, lei mi risponde “A……”, e con un barlume di lucidità mi chiede ripetutamente il perché, rifiutando di darmi il suo cognome…, forse per un attimo consapevole di quanto da lei fatto. Ecco io vorrei dire che queste persone dovrebbero vergognarsi, di essere cosi poco professionali e umane, da farti venire ribrezzo per il loro modo di agire.
Infermiera “A…..”, ti ricordo che hai scelto tu di fare questo mestiere, non ti ha obbligato nessuno, ci sono tanti altri modi di guadagnarsi la vita senza gettare discapito su una categoria fatta anche e soprattutto, di persone per bene…”

La signora B.

 

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