AUTORITA’ PORTUALE: UN’ALTRA PAGINA DELLA STORIA INFINITA DEL COLLAUDO DEI LAVORI DI SECURITY…

L’Autorità Portuale proprio non riesce a venirne fuori dal pantano in cui è andata a infilarsi per l’esecuzione ed il collaudo delle opere di security nel porto. Lo scorso 21 febbraio, con decreto commissariale numero 32, l’Ente ha preso atto delle dimissioni dall’incarico di collaudatore dell’ing. Gaetano Padula (dirigente del Comune di Brindisi) il quale è stato costretto ad agire in questo modo per la manifesta conflittualità che è venuta a crearsi tra l’Autorità Portuale ed il Comune di Brindisi. Una circostanza scontata e quindi l’ente portuale non avrebbe mai dovuto far firmare allo stesso ing. Padula una dichiarazione di assenza di conflitto di interessi (in data 11 gennaio 2016) perché in questo modo ha posto il professionista brindisino in una situazione di evidente difficoltà.

Non è dato sapere, invece, se tutto questo abbia comportato anche un esborso di denaro pubblico per un collaudo che, proprio per i citati conflitti di interesse, non poteva essere fatto in quel modo.

Con lo stesso decreto commissariale, in ogni caso, l’Autorità Portuale ha provveduto a nominare il nuovo collaudatore. Si tratta dell’architetto Luigi Resta, dipendente dell’Amministrazione Provinciale. La speranza è che sia Resta che l’Autorità Portuale questa volta abbiano valutato bene la possibile insorgenza di conflitti di interesse.   E comunque un problema c’è già, almeno sul piano formale. Il decreto con cui si stabilisce di affidare il collaudo a Resta porta la data del 21 febbraio, mentre Resta ha presentato al suo Ente l’istanza di autorizzazione per espletare l’incarico professionale solo venti giorni dopo! Fino a prova di smentita, invece, l’autorizzazione dovrebbe essere preventiva. Ed invece il nulla osta della Provincia è giunto all’Autorità Portuale solo il 14 marzo e per giunta a firma del dott. Pasquale Epifani (dirigente) e non del Presidente Maurizio Bruno.

Infine, un dato sulla trasparenza dell’Autorità Portuale. Nonostante il sistema farraginoso ed a scatole cinesi, abbiamo rintracciato sul sito l’elenco dei consulenti e dei collaboratori. Sono spariti tutti quelli degli anni precedenti il 2016! Che fine hanno fatto? Una delle tante domande a cui l’ente portuale dovrebbe fornire delle risposte…

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