BOLLETTA IMPAZZITA. ENEL CONDANNATA A RIPRISTINARE UTENZA ELETTRICA E GAS ILLEGITTIMAMENTE SOSPESA A PENSIONATO

 

Amara sorpresa per un pensionato brindisino, Gabriele Mello, 68 anni, il quale il 10 ottobre 2018 tornando a casa a Brindisi dopo una trasferta a Roma per motivi sanitari trova l’appartamento privo di energia elettrica.

Da subito pensa ad un guasto della linea ed allerta Enel che di tutta risposta gli comunica che è incorso in un distacco della luce perché ha un importante insoluto con l’utenza gas intrattenuta con lo stesso gestore: 4.000,00 euro circa che il pensionato non si capacita di avere consumato. Il gas alimenta solo la cucina non i riscaldamenti e le bollette in precedenza sono state pagate. Enel dichiara di avere effettuato un conguaglio dall’anno 2013 che totalizza detto insoluto e decide senza preavviso di distaccare dapprima la luce -nonostante le bollette regolarmente pagate- e successivamente il gas.

Il pensionato non si perde d’animo e con il suo avvocato – Alessandro Formosi del Foro di Brindisi- promuove una tutela d’urgenza presso il Tribunale di Brindisi. Il processo viene istruito, viene ammessa una consulenza tecnica richiesta dall’avvocato del Mello ed alla fine si scopre che vi è un difetto del misuratore, un contatore obsoleto mai sostituito in precedenza.

Tutto ora è chiaro ed il collegio dei giudici, relatore il Giudice Gianluca Fiorella, dispone l’immediata riattivazione delle utenze con ordinanza del 7 ottobre 2019 che Enel esegue dopo pochi giorni limitatamente all’utenza elettrica.

Vivere senza energia elettrica ti condiziona non poco l’esistenza soprattutto se sei una persona attiva socialmente e con interessi culturali come me afferma Gabriele Mello, scrittore e fotografo freelance.

Vivere quasi un anno senza utenza elettrica e gas mi ha imposto di mutare il ritmo sonno veglia andando di fatto a letto al calare del sole; in un’occasione ho rischiato di incendiare casa quando una candela accesa ha incendiato alcune carte poste sulla scrivania. Ho chiesto ad amici dai quali ho ricevuto solidarietà di potere caricare il cellulare quando non riuscivo a completare la carica in esercizi pubblici, ma purtroppo questa esperienza mi ha cagionato danni esistenziali ed aggravi delle patologie da cui sono affetto vivendo in un appartamento buio e senza acqua sanitaria calda. Anche la mia vista è nettamente peggiorata, forse in maniera irreversibile ed ho cominciato a soffrire di stati ansiosi che hanno generato una tachicardia severa tuttora in terapia.

Il sig. Mello reduce da questa esperienza esprime gratitudine alla Magistratura ed all’avvocato Alessandro Formosi.

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