CANU GRIDA ALL’OSTRUZIONISMO: “PONTILI NEL PORTO? SI PUO’, MA I PROGETTI SI ARENANO IN QUALCHE UFFICIO”

di Carmen Vesco

Duro attacco del comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Giovanni Canu, che lancia un grido di allarme.

“Il porto è in recessione, e non ci permettono di lavorare al suo sviluppo. I progetti restano arenati in certi uffici, progetti fondamentali anche per la sicurezza” racconta il comandante interrogato su quali possono essere i vincoli alla realizzazione di opere o di infrastrutture che permettano uno sviluppo attrattivo nel porto, come l’idea della  passeggiata galleggiante lanciata giorni fa da Federalberghi Brindisi.

“Siamo in stand by per la realizzazione del pontile a briccole, necessario per la sicurezza, figurarsi per le idee innovative come questa. Bellissima, fattibile, ma se ci fosse la reale collaborazione di tutti” commenta con amarezza.

“Gioco a tetris con il vostro porto ogni giorno per assicurare ogni necessario attracco, che sia commerciale o passeggeri, adopero ogni tipo di ormeggio al bisogno. Eppure e’ indiscutibile la necessita del pontile a briccole per la messa in sicurezza degli attracchi, di cui oggi mi assumo personalmente la responsabilità. Ma continuando così il porto non crescerà mai, anzi ci scontreremmo contro qualcosa che rischierebbe di arenare ogni progetto, per mesi, anni, per meri cavilli burocratici” dice il comandante che, però, non punta il dito ma esclude eventuali responsabili di tale lamentato ostruzionismo.

“Non ci sono vincoli di sorta, e lo Stato Maggiore della Marina Militare è pienamente collaborativo, partecipativo e disponibile nel bene della città, così come il presidente dell’autorità di sistema, Ugo Patroni Griffi, e il sindaco Riccardo Rossi. L’Autorità di Bacino ha dato il nulla osta alla realizzazione del pontile” dice Canu che, invece, di dirsi  rasserenato si dice preoccupato per i notevoli ritardi.

“Quando l’Autorità di sistema, su disposizione della Capitaneria di Porto, si è trovata a chiedere l’autorizzazione per realizzare alcune infrastrutture di sicurezza, chi doveva dare il proprio parere si è rifugiato, trincerato, dietro articoli di legge o al silenzio che hanno generato un lungo rimando. E sulla questione del pontile a briccole, dove oggi mi assumo io la responsabilità della sicurezza degli attracchi, si è rimandata la discussione a una conferenza di servizi appositi. Ormai a settembre prossimo” dice il comandante, che aggiunge: “Questi sono solo esempi per far comprendere ciò che succede per tutte le opere che potrebbero impedire la recessione del porto. Allora tornando al discorso di questa bellissima idea progettuale, io posso dire che è sì fattibile: la Capitaneria di porto, l’Autorità di sistema portuale e il Comune di Brindisi viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda e siamo ben propensi a lavorare perché lo sviluppo del porto, dal canto suo, viaggi di pari passo ai vincoli di sicurezza e security, ma non siamo soli. Tutto si potrebbe realizzare, se si volesse e solo se ci fosse la reale disponibilità a lavorare tutti di concerto per il bene della città e di questo territorio, ma al momento purtroppo non c’è” conclude il comandante.

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