CARI PENTASTELLATI, I DISTRATTI SIETE VOI. E VI SPIEGHIAMO IL PERCHE’…

La riunione promossa a Mesagne dall’on. Aresta (M5S) con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sen. Turco ha scatenato reazioni scomposte. La prima è arrivata stamattina dal sindaco di Brindisi Riccardo Rossi il quale, forse dimenticando di essere anche il presidente della Provincia, ha usato un tono del tipo “giù le mani da Brindisi” per commentare gli esiti della riunione svoltasi a Mesagne. Si contesta, insomma, che l’estensione dei benefici del CIS a tutto il territorio provinciale rischierebbe di polverizzare gli effetti dello stesso Contratto Istituzionale. A ruota è giunto in redazione il comunicato dei consiglieri comunali brindisini del M5S i quali attaccano tutto e tutti, solidarizzando con il sindaco Rossi. E accusano anche i giornalisti, scrivendo questo: “Sconcertante la distrazione di quasi tutti i giornalisti cittadini, che si spera essere in buona fede”.

Visto che ci chiamate in causa, diciamo esattamente quello che pensiamo, forse sostituendoci anche ai tanti silenzi della politica brindisina (e non ci riferiamo a questa vicenda).

Intanto giornalisticamente rileviamo che il Movimento 5 Stelle è in frantumi anche in questa provincia, visto che registriamo iniziative spesso sovrapponibili. E’ evidente, poi, che questo attacco dei pentastellati brindisini è rivolto proprio al loro collega di partito Aresta, che dell’incontro mesagnese è stato il promotore.

Quanto ai Contratti istituziionali di sviluppo, invece, ci saremmo aspettati che qualcuno avesse fatto rilevare che ormai rappresentano uno strumento inattuabile, visto che non ci pare di aver rilevato la presenza di risorse in alcun capitolo del bilancio dello Stato. Ma se anche si volesse superare questo ostacolo, bisognerebbe rilevare che i CIS sono stati concepiti per dare una scossa (nel vero senso della parola) a territori in profonda crisi, immettendo una buona dose di risorse. La realtà, è che questo strumento ormai viene utilizzato solo come propaganda politiuca. In Puglia sono già attivi i CIS della Capitanata e di Taranto, a cui si aggiunge quello “sulla carta” di Brindisi-Lecce e quello di cui ha parlato il sen. Turco riguardante la provincia BAT. Siamo, insomma, molto vicini alle barzellette, visto che i CIS, a questo punto, riguarderebbero tutto il territorio pugliese, nessuno escluso! E la stessa cosa sta avvenendo anche in altre regioni. Ed allora, a che serve utilizzare strumenti straordinari se poi si pensa di finanziare tutto e tutti?

Per quanto riguarda, invece, i timori del sindaco Rossi, sono legittimi se si pensa di realizzare con il CIS ristrutturazione di scuole o di cavalcavia o di risolvere problemi di stretto interesse cittadino. La realtà è che Il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS)- così come stabilito dal Governo nazionale –  è lo strumento per accelerare la realizzazione di progetti strategici, tra loro funzionalmente connessi, di valorizzazione dei territori.

Il che significa che devono produrre immediati effetti dirompenti in termini di sviluppo economico ed occupazionale.

Ebbene, se si pensa ai CIS per la realizzazione di infrastrutture realmente strategiche non c’è il rischio di polverizzazione delle risorse e quindi neanche la necessità di scatenare guerre di campanile.

Ma la politica brindisina spesso è troppo superficiale per comprendere che stiamo sull’orlo della fossa e che non ci si può attardare in beghe da quattro soldi.

Mimmo Consales

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