CARO GIORGIO, QUANTA STRADA PERCORSA INSIEME…

Inizi degli anni novanta: nasce l’avventura della società “News”, una creatura partorita da me e da Sabino Porro. La nostra prima redazione era in via Casimiro. Fu proprio lì, un pomeriggio d’inverno, che sentì suonare il campanello. A bussare era proprio Giorgio. Ricordo come se fosse ieri. Indossava un lungo cappotto nero e, nel presentarsi, mi disse che lui era il collaboratore di cui mi aveva parlato Sabino. Fu proprio in quel momento che compresi la portata della nostra nuova avventura. La “News” è stata la prima società di comunicazione certificata di qualità in Puglia e Giorgio ha scritto con me, Sabino e gli altri collaboratori storici le pagine più belle della vita di questa creatura. In più di un ventennio ci hanno affidato tanti uffici stampa, abbiamo curato le pagine locali di quotidiani e periodici prestigiosi, abbiamo realizzato campagne di informazione per società private, multinazionali, enti locali, regioni e ministeri. E poi abbiamo dato vita ad una “palestra” di giornalismo davvero importante. E le “nostre” creature occupano oggi ruoli prestigiosi in tante testate (peccato che in tanti abbiano dimenticato di inserire la News nei loro curriculum…). Ho ricordato la storia per poter dire che i ritmi di questo ventennio sono stati scanditi dalla presenza di Giorgio (io lo chiamavo simpaticamente Giorgino per fare ironia sulla mia e la sua stazza). Aveva per tutti una parola di incoraggiamento e non gli ho mai sentito dire “questo non si può fare” o “questo non lo voglio fare”. È stato, insomma, compagno di mille avventure ed era una gioia anche sentire quella terribile puzza di fumo che arrivava dalla sua stanza. Voleva dire, infatti, che lui era lì, a dare del “tu” ed al definire “carissimo” anche un prefetto o un colonnello dei carabinieri conosciuto il giorno prima. La sera andavamo via insieme, “dando le battute” a quella porta che avremmo riaperto il mattino successivo. Già… quella porta la fecero chiudere definitivamente per ragioni che solo la storia di questa città riuscirà a chiarire, forse facendo finalmente giustizia. Adesso, però, si è chiusa la porta dei rapporti umani tra Giorgio e tutti noi. Ha deciso, ancora una volta, di arrivare per primo, esattamente come accadeva per le notizie della sua amata cronaca nera. Ma sono certo che sarà lì ad attenderci, con i tempi della vita. E soprattutto con quel sorriso che non potrò mai dimenticare. Oggi, caro Giorgio, non potrò esserti accanto. Ci ho provato in ogni modo, ma non farò in tempo a tornare. Vorrà dire che verrò a trovarti da solo, in quel cimitero così vicino a casa tua, e ci faremo una delle nostre belle e lunghe chiacchierate. Addio caro amico mio…

Mimmo Consales

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