CARO SINDACO, TROPPO FACILE SCARICARE SUL PASSATO. NON E’ COSI’ CHE SI CAMBIA LA STORIA….

Da quando sono tornato a svolgere il mio mestiere di giornalista cerco di evitare accuratamente commenti sulla situazione politica cittadina. Non intendo farlo, quantomeno fino a quando sarà conclusa (mi auguro positivamente) la mia vicenda giudiziaria. Ma quando è troppo è troppo. Ieri in Consiglio Comunale è accaduto davvero di tutto, con parte delle opposizioni (perché alcune lo sono solo sulla carta) prese di mira (anche con sconsiderati attacchi personali) in prima persona dal sindaco e dai suoi fedelissimi.

Ma lo stile, lo sappiamo bene, non è acqua. E il primo cittadino ha dimostrato di non possederne. Spieghi alla città per quanto tempo ancora dovrà rifugiarsi nel passato per giustificare problemi che non riesce a risolvere e spieghi soprattutto quando finalmente si potrà vedere qualche piccolo segnale di questa “storia” che intende cambiare nella città di Brindisi. Un solo dato è certo: la TARI è aumentata e il provvedimento di esenzione per le famiglie con 5 o 6 componenti è più che altro una burla, soprattutto perché il requisito richiesto è di non superare una soglia molto bassa del reddito ISEE. A ciò si aggiunga che nessuna riduzione è prevista per i nuclei familiari composti da due, tre e quattro persone. Gli aumenti sono addebitabili a questa Amministrazione? Sicuramente no, ma Rossi la smetta di raccontare cose non vere. Lui era sui banchi dell’opposizione quando è stata posta sotto sequestro la discarica comunale e il sottoscritto non c’entra assolutamente nulla. Anzi! Siamo stati noi a sollevare il problema, denunciando che quella discarica sversava percolato in falda sostanzialmente dal 2000!

Quanto all’impianto di CDR, invece, Rossi sa benissimo che prima della mia elezione tale impianto è rimasto chiuso per oltre un decennio e che si rischiava di dover restituire tredici milioni all’Unione Europea. Decennio durante il quale c’è stato chi si è arricchito con manutenzioni inesistenti e con una guardiania pagata a peso d’oro.

L’unica “colpa” del sottoscritto è stata quella di mettere in marcia quell’impianto, con un gestore scelto con una gara pubblica svolta dal commissario Pezzuto (e non dalla mia amministrazione) prima della mia elezione. E con quell’impianto già vetusto messo in marcia il Comune ha risparmiato per anni tanti soldi, visto che la tariffa era decisamente inferiore rispetto a quanto si spende oggi. Da anni, invece, la Regione Puglia non investe in impianti nel territorio brindisino. Il vero problema è questo!

Il resto appartiene alle cronache giudiziarie e vedremo chi avrà ragione.

E non è tutto. Oggi il sindaco Rossi ha potuto inserire nel bilancio della Tari una cifra considerevole di possibile recupero della tassazione, facendo una media degli ultimi cinque anni ed il dato più significativo di quel recupero appartiene proprio all’Amministrazione Consales.

Certo, errori ne abbiamo commessi, come ne ha commessi anche la gestione commissariale che ha preceduto questa Amministrazione. Rossi adesso è chiamato a dimostrare di essere il più bravo di tutti, a tal punto da trasformare in santi immacolati anche i suoi attuali consiglieri che alzavano la mano convintamente quando la mia giunta proponeva dei provvedimenti. Dimostri di essere realmente quello che ha vinto le elezioni garantendo di essere capace di “cambiare la storia” di questa città. Da brindisino me lo auguro. Ma la partenza – diciamolo francamente – non è stata delle migliori. Ci aspettiamo un passo diverso, più spedito e convinto. E soprattutto uno stile diverso. Dal suo vecchio banco di oppositore a quello di sindaco in aula ci sono solo alcuni metri, ma la distanza reale è abissale. E Rossi purtroppo non se n’è accorto.

Mimmo Consales

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