COMUNE DI BRINDISI. MINORI ENTRATE E MUTAMENTI OBBLIGATORI NEL BILANCIO

Minori entrate e mutamenti obbligatori nel Bilancio comunale. Fari puntati su Multiservizi e Discarica di Autigno. Ecco tutte le sfide di Palazzo di Città

Calo delle entrate per il Comune di Brindisi di circa il 60%. L’emergenza sanitaria da Covid 19 ha aggravato ancor di più la già difficile situazione economica e finanziaria del Comune di Brindisi, che ha attuato a gennaio il piano di riequilibrio in 20 anni, in virtù del vistoso calo delle entrate, sia di natura tributaria che patrimoniale. Tutto ciò ha imposto ed impone alla Amministrazione comunale un riposizionamento delle proprie politiche di Bilancio, in particolare di risanamento finanziario dell’Ente. Da qui nasce l’esigenza, così come da recente delibera di Giunta, di proporre nuovi indirizzi programmatici e strategici per la formazione del Bilancio di Previsione, la cui approvazione è slittata, così come in tutto il territorio nazionale, al 30 settembre, e del Piano Esecutivo di Gestione 2020 (PEG) da far attuare ai singoli Dirigenti e ai loro settori. Questi nuovi indirizzi devono avere come priorità la regolare ripresa delle attività scolastiche e sportive, l’adeguatezza del servizio igiene pubblica e decoro urbano, la ripresa delle iniziative nell’ambito delle politiche culturali e di valorizzazione del territorio, i servizi primari alle famiglie e ai cittadini nell’ambito di un welfare sostenibile. Ma, un’attenzione particolare sarà data per assicurare il monitoraggio assiduo delle società partecipate e, in particolare, della Brindisi Multiservizi, anche attraverso la elaborazione di un piano industriale sostenibile, e l’attività amministrativa preordinata alla riapertura della discarica di Autigno e alla realizzazione dell’impiantistica funzionale al ciclo di smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilabili. Il Comune di Brindisi, in sostanza, lancia una sfida, politica e gestionale, per riuscire coniugare le politiche di risanamento finanziario dell’Ente con la necessità di garantire i servizi primari di assistenza e di supporto alle famiglie e ai cittadini, di rafforzare i meccanismi di monitoraggio e controllo, finalizzati alla qualità e al contenimento della spesa, alla riduzione della creazione dei debiti fuori bilancio e al depotenziamento del contenzioso in generale. Ma è una sfida anche per potenziare, avvalendosi di adeguati supporti informatici, il recupero di risorse finanziarie “evase”di natura tributaria e patrimoniale, oltre che per riammettere sul mercato gli immobili inseriti nel piano delle alienazioni, unitamente ad altri individuati nella recente ricognizione patrimoniale.

 

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