In un momento in cui tutti a gran voce denunciamo l ‘emarginazione della Donna, la parità di genere è nell’agenda politica ogni giorno, Confintesa Brindisi vuole denunciare la situazione delle Donne della Santa Teresa Brindisi, donne che avevano un posto di lavoro.     Parliamo di Lavoratrici che sono state defraudate dalla Regione Puglia, con il loro lavoro passato da Santa Teresa ad altra Ditta Privata senza applicare la Clausola Sociale prevista per legge e per Contratto. Parliamo di donne che sono da tre anni e mezzo in Cassa Integrazione in attesa di una ricollocazione promessa e ripromessa più volte, addirittura annunciata direttamente dalla Task Force Regionale ad ognuna di loro e ancora oggi irrealizzata. Parliamo di donne, mamme che questo mese come tanti altri mesi hanno percepito 300 euro di Cassa Integrazione, umiliate, precarie,deluse di ogni loro leggittima aspettativa. Parliamo di donne che chiedono di tornare a lavorare e noi come Sindacato sui tavoli Regionali e della Prefettura abbiamo sancito e sottoscritto accordi che ne prevedevano il ritorno al lavoro, accordi disattesi per un iter burocratico degli uffici Regionali che sa di allucinante e vergognoso che mostrano di non avere nessun rispetto della disperazione di queste donne. Roberta, Gina, Lory, Antonella, Daniela meritano rispetto, meritano di riavere il loro lavoro, il Presidente della Provincia di Brindisi, ente a cui appartiene la Santa Teresa, faccia rispettare gli accordi sottoscritti con la Regione, alzi la voce con il Presidente Emiliano chieda rispetto per questo territorio, voce che queste donne non hanno più.
Il Segretario Generale Confintesa  Saponaro Ercole