“CREDERE, OBBEDIRE, CONSUMARE”, IL NUOVO SAGGIO DI ALVISE CAGNAZZO

“CREDERE, OBBEDIRE, CONSUMARE”, IL NUOVO SAGGIO DI ALVISE CAGNAZZO
Il progresso può essere un sinonimo di regresso? La nuova identità lavorativa impone regole ferree che limitano l’accesso al mondo del lavoro: credere nel mercato, obbedire al mercato e consumare i prodotti nel mercato dimenticando ogni aspetto “umano”. Un triangolo equilatero perfetto che ha arruolato nuovi alfieri nella scacchiera del mondo del lavoro, costringendo l’uomo a diventare schiavo di algoritmi che limitano la libertà e impongono drastici tagli al settore occupazione. Puoi ordinare il saggio l seguente link: “Credere, obbedire, consumare”

Il saggio del giornalista e conduttore brindisino Alvise Cagnazzo racconta il triste declino di una società nella quale l’uomo diventa prodotto, i sentimenti diventano algoritmi e l’intera filiera del lavoro è pronta a sostituire l’uomo con le macchine. In uno scenario Orwelliano l’autore indica tutti i settori nei quali il consumismo cambierá in modo radicale ogni aspetto del vivere quotidiano, sopprimendo vaste fette di mercato che diventeranno inaccessibili. La prefazione è del Magistrato Nicola Graziano, napoletano, che ha raccontato con perfetto spirito critico l’essenza del libro nella sua più profonda manifestazione. Il libro si snoda su vari temi tutti riconducibili alla dittatura del Consumo: dal cibo al lavoro, sino a raccontare la storia dell’obsolescenza programmata e dell’abolizione dei beni durevoli di consumo come la lavatrice, trasformata dal mercato in oggetto usa e getta.

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