D’ATTIS (FORZA ITALIA): SULLE ZES L’ESCLUSIONE DI BRINDISI E’ FRUTTO DI UNA DECISIONE POLITICA

GRUPPO DI LAVORO ZES, D’ATTIS (FORZA ITALIA): ESCLUSIONE CAMERA DI COMMERCIO DI BRINDISI NON E’ REFUSO MA RISULTATO DI DECISIONE POLITICA. HO SCRITTO AI CONSIGLIERI REGIONALI BRINDISINI. ANCORA PIU’ GRAVE ESCLUSIONE DEL COMUNE DI BRINDISI. IL COMMISSARIO STRAORDINARIO ALZI LA VOCE E IMPUGNI LA DELIBERA

“L’esclusione della Camera di Commercio di Brindisi dal gruppo ZES non è un refuso ma il risultato di decisioni politiche che hanno indotto la Giunta Emiliano a modificare quello che aveva deciso. E’ inaudito aver inserito le ASI di Bari, Brindisi e Foggia e poi considerare solo la Camera di Commercio di Bari. E’ inaudito sia sotto il profilo formale sia sotto quello sostanziale: perché escludere il contributo che può portare l’ente che rappresenta le attività produttive della provincia di Brindisi?”
Interviene così Mauro D’Attis di Forza Italia, ex vice sindaco di Brindisi e oggi impegnato come membro del Comitato delle Regioni a Bruxelles, sul tema del gruppo di lavoro costituito dalla Regione Puglia per la definizione delle ZES regionali.
“E’ ancora più grave la esclusione – continua D’Attis – del Comune di Brindisi che non esprime alcun rappresentante mentre Bari, ad esempio, ne esprime due. Brindisi è la città che ospita uno dei porti più importanti della Puglia e il suo Comune è pienamente coinvolto sotto tutti i punti di vista (urbanistico ed economico) nelle scelte che andranno a prendersi sulla ZES. Credo che il Commissario Straordinario debba far sentire immediatamente la voce dell’Amministrazione comunale e valutare di impugnare quella delibera”.
L’atto con cui si definisce il Gruppo di Lavoro ZES Adriatica è la delibera n. 1626 del 2017, approvata dalla Giunta regionale pugliese, mentre, successivamente, è stato comunicato l’errore di inserimento della Camera di Commercio brindisina.
“Pensavo di sentire le voci dei rappresentanti regionali brindisini – conclude D’Attis – e invece sono stato costretto a scrivere ad Amati, Vizzino e Romano per chiedere una spiegazione pubblica. Loro sostengono questo Governo regionale e sono espressione della provincia di Brindisi. Mi auguro trovino le giuste parole per dare una risposta seria”.

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