E IL MONDO DIVENTO’ UN DESERTO…

E IL MONDO DIVENTÒ UN DESERTO
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In questi giorni veniamo bombardati da foto e video che ci mostrano le città di tutto il mondo deserte. Roma, New York, Parigi, giusto per citarne alcune, città spettrali, vuote. Immagini che mai avremmo voluto vedere. Negozi chiusi, parchi chiusi, tutto chiuso, tranne che per i beni di prima necessità. Un senso di solitudine e disperazione assale tutti noi e tanta è la paura per quello che avverrà in futuro. Mai, neanche nelle peggiori previsioni, avremmo potuto immaginare una situazione così catastrofica. Un film di fantascienza che è diventato realtà, un incubo da cui tutto il mondo vorrebbe svegliarsi improvvisamente e scoprire che è stato solo un brutto sogno. Ma, è tutto vero ed è plausibile avere paura. Tanti sono stati i morti e, benché le statistiche siano leggermente più positive, non si deve abbassare la guardia. Non è stato facile, ammettiamolo, adeguarci alle disposizioni di isolamento e all’inizio abbiamo pensato di non farcela. Benché nella stessa città, si vive da soli, senza potere incontrare neanche gli affetti più cari. I pochi minuti per recarsi al supermercato o in farmacia, vengono attesi come un piccolo momento di “aria”, un pò come per i detenuti. Ci sentiamo privati della cosa più importante per noi:la libertà, bene irrinunciabile. Però, se vogliamo andare avanti e guardare al futuro, dobbiamo arrenderci e tutti insieme lottare stando a casa. Il senso di solitudine è forte, quasi insopportabile, ma, volendo, anche in una situazione così difficile, si può trovare qualcosa di positivo. Abbiamo tanto tempo da dedicare, magari, a cose che, nella frenetica routine quotidiana, trascuriamo. Anna Consales

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