E’ STATA UNA STAGIONE INDIMENTICABILE. GRAZIE RAGAZZI, GRAZIE NANDO…

Ricordo come se fosse ieri la prima seduta di allenamento immediatamente dopo l’arrivo degli ultimi giocatori che avrebbero dato vita alla stagione appena conclusasi. Negli occhi di Nando Marino c’era la speranza di poter portare a termine un campionato tranquillo, senza patire sino all’ultimo istante. Allo stesso tempo, però, il presidente pensava anche ad un miracolo. E cioè ad una stagione capace di emozionare un pubblico esigente come quello brindisino. Le premesse, al di là degli oggettivi limiti di bilancio, c’erano proprio tutte. Un grande coach come Frank Vitucci, un ottimo direttore sportivo come Simone Giofrè (una delle grandi rivelazioni di quest’anno), la passione e la competenza di Tullio Marino ed una società ben strutturata con a capo il primo dei tifosi, cioè Nando Marino, ed una pattuglia di suoi compagni di avventura, tra cui ci piace ricordare Pinuccio Marinò (da sempre accanto a Nando in questa avventura).

Si parte bene. Anzi, benissimo! Con un precampionato fatto di vittorie e con belle rivelazioni in termini di grandi prestazioni di alcuni giocatori, a cominciare da quel Moraschini su cui in pochi avrebbero scommesso un centesimo, mentre adesso figura tra i pezzi da novanta del mercato nazionale. Parte la stagione ufficiale e Brindisi ottiene le prime grandi soddisfazioni, affrontando ogni partita senza alcun timore reverenziale. I risultati si vedono – in casa e in trasferta – tanto è vero che i nostri ragazzi conquistano l’accesso alle “final eight”. Ed è proprio lì che Nando Marino comincia a comprendere che questa potrebbe davvero essere la stagione del miracolo. Tante vittorie importanti, fino ad arrivare alla finale con Cremona, persa davvero per un soffio.

Riprende il campionato ed arrivano altri successi, tanto che Brindisi rischia di classificarsi al terzo posto, con i vantaggi che questa postazione avrebbe determinato nel corso dei play off. Ma gli infortuni arrivano uno dietro l’altro ed il cuore di chi resta in campo non basta a superare un avversario quotato come Sassari. La storia finisce in tre partita, con un secco tre a zero. Ma dalla semplice lettura numerica di questo turno iniziale dei play off non traspare il grande sogno che l’Happycasa ha trasformato in realtà. Abbiamo capito, insomma, che quest’anno, con un po’ di fortuna e senza malanni fisici per i ragazzi, questa squadra sarebbe arrivata molto più in alto. Un accesso alla finalissima-scudetto oggi può sembrare una esagerazione, ma il basket messo in mostra dai brindisini è stato più bello – forse il più bello – visto sui parquet italiani in questa stagione. Purtroppo è andata diversamente ed oggi salutiamo questa parte finale della stagione, accantonando un sogno e tornando a sperare che Nando Marino continui a tenere in piedi questa baracca. Può farlo solo lui, con il suo entusiasmo, con la sua voglia di offrire emozioni, con i suoi sforzi economici e in compagnia di una società e di una squadra dove c’è tanta gente competente. Certo, molti giocatori (diventati i nostri beniamini) dovranno andar via per esigenze di bilancio, ma altri ne arriveranno e Brindisi continuerà a sognare. Grazie Nando. Davvero…

Mimmo Consales

(foto servizio di Vincenzo Tasco)

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