I RAGAZZI SONO EMOZIONI E SENTIMENTI…

All’evento di inaugurazione dell’anno scolastico 2021/2022, tenutosi questa mattina nel cortile interno della Scuola Secondaria di Primo Grado “J.F.Kennedy” straripante di genitori e studenti, la Dirigente Scolastica Mariavittoria Caprioli ha dato il benvenuto ai nuovi arrivati delle classi prime.
Si è trattato, in realtà, di una piccola cerimonia, piena di grandi emozioni per tutti. A guardarli negli occhi, a uno a uno, si sarebbe detto che ognuno dei “primini” fosse illuminato da una piccola ma potente sorgente di luce.
La Dirigente, dopo aver salutato genitori e alunni, ha voluto sottolineare l’importanza che scuola e famiglia si assumano comuni responsabilità educative. Genitori, insegnanti, collaboratori, educatori, Dirigente: tutto è parte di un’unica realtà. È quanto mai centrale che famiglie e scuola si trovino sulla stessa lunghezza d’onda.
«I ragazzi sono emozioni e sentimenti. A volte non li ascoltiamo, presi dalle nostre incombenze. E invece è quanto mai utile che noi adulti ci si fermi un attimo per provare a capire che dicono con i loro, a volte enigmatici, silenzi. Lasciamoli agire: da un errore si può costruire un buon percorso di crescita condivisa. A noi tocca soprattutto far comprendere che le loro azioni, ogni azione, comporta conseguenze. Se “agiranno di pancia”, come spesso avviene nella preadolescenza, toccherà a tutti noi dar loro modo di ricucire gli strappi che si sono prodotti in loro, con noi e con il mondo che li circonda».
La comunità educante deve insegnar loro come “controllare” gli impulsi; non per reprimerli ma per riconoscerli e darvi anche un senso, un ordine, una logica: un perché.
«Stare bene a scuola è fondamentale». E allora, dentro lo zaino, i nostri ragazzi devono ricordarsi di mettere non solo libri, diari e pennarelli ma anche la consapevolezza che la scuola può diventare una meravigliosa occasione di crescita. A scuola non devono portare solo compiti ben fatti e menti pronte a essere educate ma anche sogni e aspettative sulla vita e la società del futuro, nella certezza che noi adulti, genitori e docenti, non glieli distruggeremo: la scuola deve vivere di valori e i ragazzi devono poter essere come spugne, capaci di assorbirli e farli propri.
La Dirigente ha raccontato agli alunni e alle famiglie una storia che viene da lontano. Mario Lodi, raccontando la sua vita da insegnante, ha ricordato più volte questo episodio: “Fu il mio primo giorno di scuola a San Giovanni in Croce, al principio degli anni Cinquanta. Mentre parlavo, uno dei bambini si alzò dal suo banco e andò a guardare cosa succedeva sui tetti di fronte. A poco a poco, anche gli altri fecero lo stesso. E allora mi domandai: lasciar fare o reprimere? Così mi alzai e insieme a loro mi misi a guardare il mondo dalla finestra” .
Cosa videro dalla finestra i bambini e cosa vide lui? Cosa vedremmo oggi se ci
mettessimo a guardare ciò che i ragazzi guardano?
Vedremmo certamente quello di cui non poche volte ci vergogniamo e rifiutiamo la corresponsabilità.
Bisogna, invece, tutti insieme imparare ad essere capaci di aprire finestre nuove, affinché i ragazzi possano vedere un mondo diverso, in cui noi adulti viviamo sperando, consapevoli che “la speranza è il rischio dei rischi”.
C’è stato poi il saluto di Marta Caiulo, la sindaca del Consiglio Comunale dei ragazzi e alunna della scuola.
Giusy Romanelli, ha preso la parola per sottolineare l’importanza del ruolo del Consiglio d’istituto, di cui è presidente, facendo anche notare che otto suoi membri sono genitori, per cui le famiglie possono servirsi di questa rappresentanza per prendere parte alle decisioni che concernono la vita scolastica.
Dopo questo discorso, sono diventati protagonisti alcuni studenti delle classi terze, che hanno dato il loro benvenuto ai nuovi compagni e li hanno accompagnati nella nuova scuola.
In mattinata il sindaco di Brindisi,dott. Riccardo Rossi, è arrivato a scuola per conoscere la Dirigente. Insieme hanno visitato la scuola, salutato i nuovi alunni e ascoltato le loro richieste e i loro pensieri.
La Dirigente ha concluso con l’augurio che la scuola diventi sempre più “una palestra di vita, fatta di incontri, di relazioni, di incoraggiamenti.
Buon inizio a tutte e tutti!

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