ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE DELL’ACCORPAMENTO CAMERE DI COMMERCIO, BRINDISI E TARANTO RESTANO AUTONOME

Sfuma l’ipotesi accorpamento della Camera di Commercio di Brindisi a quella di Taranto, dunque si resta in autonomia.  La Corte Costituzionale “ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 4, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 (Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura), nella parte in cui stabilisce che il decreto del Ministro dello sviluppo economico, dallo stesso previsto, deve essere adottato «sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano», anziché previa intesa con detta Conferenza”.

Nel dettaglio la Consulta della Corte Costituzionale ritiene le camere di commercio enti “svolgono compiti che esigono una disciplina omogenea in ambito nazionale e non compongono un arcipelago di entità isolate, ma costituiscono i terminali di un sistema unico di dimensioni nazionali che giustifica l’intervento dello Stato”. Quindi prima di passare agli accorpamenti bisognerà attuare un processo di riforma attraverso la Conferenza Stato-Regioni.

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