IN GITA SENZA CELLULARE! ECCO L’ESPERIENZA VISSUTA DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA MARCO PACUVIO DI BRINDISI

 
Sono una fan del cellulare. Non potrei farne a meno e trovo anacronistico l’atteggiamento di chi sostiene che senza si starebbe molto meglio!
Poi a scuola (io sono un’insegnante) è passata la circolare con la normativa prevista per le uscite didattiche di quest’anno: orario di partenza, orario di arrivo, obbligo di usare la divisa e divieto assoluto, per i ragazzi, di usare il cellulare.
Le comunicazioni sarebbero state date dai docenti accompagnatori al genitore rappresentante di classe che avrebbe dunque provveduto a diffondere le notizie agli altri.
Come convincere i ragazzi circa la validità di questa norma, se tu sei la prima a soffrire per la sua applicazione?
Mettendosi alla prova!
Ho trasformato così l’obbligo in un esperimento sociale, chiedendo agli alunni della mia classe di annotare tutte le riflessioni, i dubbi e le “scoperte” che sarebbero scaturiti da questa strana, anacronistica esperienza.
E…leggete un po’ che lezione mi hanno dato i ragazzi della IIB della scuola Marco Pacuvio!

“NON È CONSENTITO L’USO DEL CELLULARE”

Quando abbiamo letto questa indicazione sul programma di gita, steso per quest’anno scolastico, non potevamo crederci!
Come avremmo fatto tutta la giornata senza i nostri smartphone? Impossibile!
Sono partiti sguardi increduli, meravigliati, a tratti spaventati e perché no…quasi disperati!
Poi è arrivato il giorno della partenza: ultime foto vicino al pullman, inserimento della password anti lettura per i genitori, consegna dei cellulari e via…inizia l’avventura!
Eravamo disorientati, ci sembrava strano non avere tra le mani quell’aggeggio: niente chat, niente foto, niente selfie da condividere, nessuna fattoria da portare avanti e nessun livello da superare.
Poi..una voce: “Chi vuole un po’ di torta?” E da quel momento è partita un’abbuffata incredibile di dolci e stuzzichini.
Finché uno spettacolo improvviso ha catturato la nostra attenzione: il sole stava sorgendo davanti ai nostri occhi, mentre la luna scompariva proprio al suo fianco.
Sembrerà strano, ma eravamo talmente tanto sorpresi che non abbiamo pensato di fotografare quella meraviglia!
E dopo quel momento quasi surreale ne sono seguiti molti, molti altri: abbiamo cantato in coro, raccontato barzellette, giocato in mille modi diversi: “Obbligo o verità”, quiz e sfide di ogni genere, giochi di parole e di mimo.
A tavola abbiamo chiacchierato come mai avevamo fatto prima e abbiamo stretto amicizia con compagni di scuola che fino a quel momento, forse perché troppo presi dai nostri schermi, non avevamo mai visto.
Come è finita la nostra giornata? Con questo messaggio inviato alla nostra insegnante:
“Buonasera prof! Siamo appena rientrati da Caserta. Esperienza Indimenticabile! Senza telefono siamo stati troppo bene! Abbiamo cantato a squarciagola, abbiamo fatto nuove amicizie ed esperienze che non avevamo mai vissuto prima!
È stato davvero stupendo!”

Veronica D’Aprile

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