IN TUTTA LA PROVINCIA CONTROLLI CONTRO L’ USO DI “SHOPPERS” NON BIODEGRADABILI

L’ attenzione dei Carabinieri Forestali al rispetto delle disposizioni nazionali ed internazionali verso un ambiente “plastic-free” è costante. In particolare, le Stazioni dipendenti dal Gruppo Forestale di Brindisi rispettano una pianificazione regolare di controlli su produttori, distributori e commercianti di buste di plastica per la spesa, i cosiddetti “shoppers”.

Le norme sono note ormai a tutti, eppure c’ è ancora qualche esercizio commerciale, come quello di San Michele Salentino, sanzionato ieri dai Carabinieri della Stazione Forestale di Ceglie Messapica, a cui sono stati sequestrati oltre 15 chili di buste non conformi.

Per tali inadempienze, l’ art. 261, comma 4-bis del Testo Unico Ambientale (decreto legislativo n. 152 del 2006) prevede una salata “multa” da 2.500 a 25.000 euro.

E’ noto che le buste, per essere conformi alla legge (articoli 226-bis e 226-ter del Testo Unico), devono presentare caratteristiche di compostabilità e biodegradabilità, secondo le specifiche della normativa EN 13432/2002. Il rispetto di tali condizioni è attestato da apposita stampigliatura sulle buste, con indicazione dell’ organismo certificatore.

In particolare, è stabilito che gli “shoppers” non possano essere distribuite gratuitamente agli utenti finali gratuitamente, ma devono avere un corrispettivo di prezzo indicato in scontrino fiscale. Inoltre, le buste in plastica in materiale ultraleggero (quelle da supermercato, per intenderci) devono avere una percentuale in materia prima rinnovabile fissata nel 40% dal 1° gennaio 2018, diventata del 50% dal 1° gennaio 2020 e che sarà del 60% dal prossimo anno.

Si rammenta come l’ attenzione dei cittadini, insieme all’ azione continua di controllo, siano indispensabili per preservare l’ ambiente da una delle maggiori fonti di degrado. Oltre alla plastica che purtroppo vediamo ancora spesso abbandonata nel territorio, vi è quella trasportata da piogge e corsi d’ acqua fino ai mari ed oceani, che sono ormai pesantemente inquinati da polimeri di idrocarburi, con gravi ripercussioni sulla fauna ittica.

Le buste di plastica non conformi non possono essere prodotte, né distribuite o commercializzate. Gli operatori commerciali che ancora le detengano, ad evitare di incorrere nelle suddette pesanti sanzioni, dovranno necessariamente ritirare dal mercato e conferire le loro giacenze.

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