INTEGRAZIONE SCOLASTICA: I PROBLEMI ANNUNCIATI E LO SFOGO DEI GENITORI

Come preannunciato già ieri, oggi il primo giorno di scuola non è stato un giorno festoso per tutti gli studenti brindisini. Una consistente fascia di alunni, ossia i diversamente abili, sono entrati in classe senza assistente alla persona o educatore e senza insegnante di sostegno. Un’amara ma prevedibile novità visto che nè i genitori, nè i dirigenti scolastici sono stati adeguatamente informati su quello che sarebbe stato il servizio di integrazione scolastica affidato quest’anno completamente all’Ambito Territoriale, cioè al Comune che, non avendo le figure professionali adeguate, ha chiesto aiuto alla cooperativa “Socioculturale”. La Cooperativa però ad oggi, non ha ancora provveduto alla nomina delle figure richieste nelle scuole, pur avendo, già dal mese di giugno, il quadro completo e il numero dei disabili accertati ed aventi diritto al servizio. “Ci sono bambini che hanno bisogno per le prime necessità , mi chiedo: oggi questi bambini come hanno fatto? Qualcuno di loro sarà andato in bagno da solo? E se fosse accaduto qualcosa? Non oso immaginare. Cose o azioni che per tanti fanno parte della normalità, per i nostri bambini non lo sono! Come dobbiamo farvelo capire che la disabilità non si inventa ma è cosa vera e tangibile….e soprattutto che può toccare chiunque?” E’ lo sfogo della mamma di un bambino affetto da autismo che oggi e chissà per quanto ancora, non ha trovato in classe le figure per lui essenziali. “Mio figlio oggi  ha dovuto affrontare una nuova realtà, primo giorno della prima media, nuovi compagni, nuovi professori, senza assistente nè sostegno.  Sapete cosa significa per un bambino autistico tutto ciò? Significa confusione,  agitazione, emozioni forti che non riuscirebbe a controllare”. A parlare è un’altra mamma che da 9 anni si batte per i diritti del proprio figlio ed ogni anno si scontra con gli stessi problemi. Al momento non è dato sapere quando il servizio sarà a regime, ma visti i presupposti c’è da aspettarsi che questa settimane scorrerà con queste modalità: bambini allo sbando e che magari resteranno a casa in attesa di avere ciò che è loro diritto sacrosanto. Di certo i genitori non resteranno a guardare…

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