LAVORI IMMOBILI COMUNALI: NOTA DI FRANCO LEOCI

Riceviamo e pubblichiamo nota di Franco Leoci, già presidente del Collegio dei Revisori Comune Brindisi;  Vice sindaco, Assessore al Bilancio e Lavori Pubblici, su lavori agli immobili comunali.

E’ senz’altro una buona notizia quella fornita dal vice Sindaco, avv. Tiziana Brigante, sull’utilizzo della somma, riveniente da residui di mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti per opere pubbliche non eseguite , per lavori di somma urgenza ad alcuni immobili di proprietà del Comune.  Non si può che esprimere soddisfazione innanzitutto per quei cittadini che vivono nel terrore quotidiano per lo stato di incolumità cui sono sottoposti  e, quindi, appropriata appare la sollecitazione alla struttura burocratica dell’Ente perché  l’esecuzione dei lavori a farsi abbiano breve durata.

La occasione è utile per avviare  la trattazione di problematiche che affliggono questa comunità  con riferimenti specifici a fatti documentati e provvedimenti adottati,  allontanando in tal modo infingimenti, sterili personalismi  politici e non, paure di involontarie e puerili offese verso chicchesia , attratti solo  dal miraggio del miglioramento,  latu senso, delle condizioni economico-sociali e dai sani principi del vivere civile fra i cittadini.  Ed allora, volendo accantonare momentaneamente  i problemi legati al lavoro, alle rovinose crisi che investono il settore industriale, alla inarrestabile caduta del comparto turistico-commerciale,  resta una tiepida ripresa nel settore primario che comunque poco influenza lo stato di benessere dei cittadini.  Conseguenziale, quindi, è l’attrazione verso la più grossa azienda locale, Comune e società partecipate in house  providing, che potenzialmente può ancora  gestire risorse umane e finanziarie progetti  di investimenti  in città, ma a condizione che sia superato lo stato di depressione economico-finanziario dell’Ente che ben conosciuto da componenti  politici ed amministrativi, nonché da organi istituzionali e di informazione, preferiscono ignorare la questione, sognando forse qualche miracolistica soluzione. Purtroppo, gli Organi comunali nominati nell’ultima tornata elettorale, non per loro colpa, risentono la inesperienza nell’esercizio della carica acquisita e tutti coloro che pubblicamente avevano espresso detta perplessità  hanno ritenuto, ad avvenute elezioni, di non insistere sulla questione, prendendo atto della situazione di fatto e di diritto venutasi a creare. E’ accaduto così, sono gli atti a parlare, che  all’insediamento del Sindaco non ha fatto seguito, incredibilmente, alcuna richiesta da parte dei nuovi amministratori di conoscere i  particolari provvedimenti commissariali adottati e che ancora oggi segnano il tracciato  nella gestione comunale. Detti provvedimenti, numerosi, di straordinaria gestione  e profondamente innovativi risultano adottati con i poteri di Consiglio ed influenzano ancora oggi l’iter gestionale del Comune. La vistosa  produzione degli  atti commissariali di straordinaria amministrazione è rilevabile “ictu oculi” dal sito istituzionale dell’Ente laddove sono elencate le deliberazioni di riferimento alla gestione del programma e degli investimenti finanziari cui devono informarsi gli attuali amministratori salvo consentite  variazioni al riguardo. Compaiono fra dette deliberazioni, per esempio,  la “pesatura degli incarichi dirigenziali” ai fini della retribuzione di risultato, l’approvazione del DUP triennale con variazioni apportate “ad Horas”,  variazioni a documenti di bilancio, interessanti relazioni sullo stato gestionale dell’Ente, riconoscimenti di numerosi debiti fuori bilancio di cui non pochi non attestati dal Collegio dei Revisori. Ora, al di là di  voler presumere conosciute, sia pure senza alcuna riserva o azione correttiva  dai nuovi Organi comunali la massa dei provvedimenti commissariali, obbligatorio appare, tra l’altro per principio di trasparenza e rispetto delle norme, la puntualizzazione conseguente alle relazioni commissariali di fine mandato nel 2016 e nel 2018 contenute nelle rispettive delibere n. 2 del 16/3/16 e 65 del 30/7/18 che risultano attestate dal vertice amministrativo e dirigenza oltre che dall’Organo di Revisione Contabile del Comune. Dette deliberazioni rilevano una situazione generale finanziaria del tutto rassicurante per l’Ente e società partecipate in house providing che sono inconciliabili con lo stato emergente e  pubblicamente rappresentato dai nuovi amministratori. In buona sostanza non trova concettualmente giustificazione sul piano dei numeri la rassicurante posizione finanziaria attestata nei due provvedimenti con il contestuale  stato di depressione economica denunciato dai nuovi organi comunali siano essi di programmazione o di esecuzione. E’ di tutta evidenza  che cittadini e lettori hanno il diritto di conoscere la verità sui fatti esposti, nonché le azioni tutte eventualmente intraprese per la errata rappresentazione contabile dei citati atti.                                                                                                                                                          Infine, ma non per ultimo, utile appare il richiamo sui provvedimenti consiliari approvati nelle tornate del due ottobre e 20 giugno che segnano lo sconosciuto  percorso da parte delle cosiddette forze di opposizione, per abbandono dall’Aula,   di questa Amministrazione. Non valgono le comparsate sullo scenario politico per sostenere argomenti che non trovano collocazione e finanziamenti nel bilancio di previsione, mentre una doverosa attenzione deve essere rivolta agli atti gestionali del Comune con una seria rivisitazione dei lavori appaltati alle società partecipate. Peraltro,  non è possibile, per esempio e solo per rispetto delle norme,  la mancata impugnazione di atti, come quelli del bilancio di previsione esercizio 2019 o di rendiconto esercizio 2018, ritenuti illegittimi per la inosservanza di termini di deposito di allegati obbligatori giusta decisione del Coniglio di Stato n. 3814 del 20/6/18: vi è la necessità di sottoporre al Consiglio comunale deliberazioni di variazioni al surriferito bilancio, magari ricorrendo correttamente al reperimento di somme disponibili (vi sono) per contribuire a quei principi indicati in premessa.

Franco Leoci

 

Già presidente del Collegio dei Revisori Comune Brindisi;  Vice sindaco, Assessore al Bilancio e Lavori Pubblici.

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