LOMARTIRE: “ASILI NIDO, L’ATTUALE REGOLAMENTO PENALIZZA I BIMBI CON DISABILITA'”

Ecco la nota dell’avv. Carmela Lomartire (Brindisi Popolare):

Lo Martire: “Asili nido, l’attuale regolamento penalizza i bimbi con disabilità: restano fuori a dispetto dell’integrazione”

Situazione paradossale, ma purtroppo vera: a Brindisi, i bimbi con disabilità rischiano, nei fatti, di non essere inseriti negli asili nido del Comune perché l’attuale regolamento non prevede alcun punteggio aggiuntivo nella composizione della graduatoria. La conseguenza, assurda, è che a parità di condizioni tra i piccoli, i bambini con disabilità non godono di alcuna priorità e, pertanto, vengono esclusi. Tanto è avvenuto nella struttura del quartiere Paradiso ad un piccolo che pur aveva la necessità, certificata, di essere inserito in un asilo: tutto questo a dispetto dell’inserimento e dell’integrazione affermata nel test.

Ho appreso che un bambino non è stato inserito perché la sua disabilità, alla luce del regolamento comunale per la gestione degli asili nido del Comune di Brindisi, approvato in Assise il 25 maggio 2006, non conta niente. Proprio così. Non ha alcun rilievo ai fini dell’inserimento nelle classi del nido. I genitori del piccolo sono stati costretti a rinunciare al diritto che lo stesso testo afferma, in particolare nel punto 4, ma che i fatti hanno tradito, lasciando un enorme dolore al bimbo e alla sua famiglia. Non vedeva l’ora di andare a scuola e giocare con gli altri bambini. Come si fa a spiegare a un bambino che non è possibile?

Mi sembra evidente che un regolamento di questo tipo non riconosce e non garantisce alcuna centralità ai piccoli e si dimostra assolutamente sordo di fronte a casi in cui l’inserimento nell’asilo nido è condizione sine qua non per lo sviluppo del minore.

Per impedire il ripetersi di situazioni come quella denunciata qualche giorno fa, ritengo sia necessario avviare l’iter per modificare il testo inserendo garanzie precise per la tutela dei bimbi con disabilità, partendo dalla previsione di un punteggio da aggiungere a quelli già esistenti. Mi rendo conto che la modifica richiede un passaggio in Consiglio e prima ancora nella commissione consiliare, così come sono perfettamente consapevole della necessità di stringere i tempi e per questo ho chiesto un incontro al sindaco Riccardo Rossi (già da me interessato della questione) e all’assessore alla Pubblica Istruzione, in modo tale da dare risposte alla mamma e al papà di quel bambino, in attesa che venga avviato l’iter di modifica del testo “.

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