MESAGNE – MARTEDI’ 21, NELL’ATRIO DEL CASTELLO, GORGONI PRESENTA “LETTERA DA UNA TARANTA, I RAGNI E LA POLITICA”

Lettera da una Taranta.

I ragni e la politica

Martedì 21 agosto ore 19 

atrio del Castello

 

Raffaele Gorgoni, noto giornalista RAI e scrittore, presenta il suo libro “Lettera da una Taranta. I ragni e la politica” nell’ambito del programma  #CulturaEstate2018  della Associazione Di Vittorio, con il patrocinio del Comune di Mesagne.

L’appuntamento è per Martedì 21 agosto alle ore 19 nell’Atrio del Castello.

A portare i saluti dell’Associazione sarà la dott.ssa Amelia Ignone, mentre  la dott.ssa Maria De Guido (giornalista ed ex Assessore alla Cultura) colloquierà con l’autore Raffaele Gorgoni lungo la trama del libro.

Edito dalla casa editrice salentina I Quaderni del Bardo per la collana I Sassolini, “Lettere da una taranta. I ragni e la politica”, trae spunto da “Lettere da una tarantata” che Annabella Rossi diede alle stampe nel 1970 (ristampato in una nuova e più aggiornata versione da SquiLibri nel 2015).

Il giornalista salentino ha dato vita ad un curioso espediente letterario che lo vede invertire la prospettiva narrativa dando voce a Lycosa Tarantola, il ragno a cui affida “figurativamente” la scrittura di novantanove lettere nelle quali ricostruisce le connessioni che hanno caratterizzato il rapporto tra il Festival de La Notte della Taranta e la politica.

Il ragno fa sentire la sua voce critica, dopo aver atteso vent’anni in silenzio, vent’anni in cui è stato testimone e protagonista involontario di un fenomeno senza precedenti in Italia che lo ha trasformato in un marchio, in un logo stilizzato di un prodotto da vendere, ma anche di successi e sconfitte, di luci e di ombre.

Le poco più di duecento pagine del volume scorrono a ritmo serrato portandoci dalle prime osservazioni sul tarantismo agli studi del fenomeno da parte di Ernesto De Martino, dalla sua progressiva scomparsa con le emigrazioni verso il Nord e l’emancipazione delle donne alla riemersione della tradizione con la riproposta negli anni Settanta.

Entrando nel vivo del libro con l’analisi della genesi de La Notte della Taranta, la scrittura di Gorgoni si fa sempre più tagliente, incisiva ed ironica, consentendo al ragno di togliersi tanti “sassolini dalle scarpe” con la leggerezza e la libertà di chi non può essere accusato di essere di parte.

In scena si susseguono le figure dei Maestri Concertatori e dei tanti musicisti che si sono avvicendati sul palco, ma anche quelle di politici come Massimo D’Alema, Sergio Blasi e dei Presidenti della Regione Puglia da Raffaele Fitto a Nichi Vendola per giungere a Michele Emiliano.

Per loro Lycosa Tarantola non risparmia frecciate, mettendo a nudo le criticità, le scelte sbagliate, le occasioni perse e l’incapacità di saper trarre dal successo dei grandi numeri un vero beneficio per la cultura e per il territorio.

Un libro che, con prosa agile ed ironica, inserisce l’argomento nell’ambito degli avvenimenti sociopolitici del nostro tempo.

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