OPERAZIONE ANTITERRORISMO “TRANSITO SILENTE”: LA RICOSTRUZIONE DELLA DIGOS DI BRINDISI – FOTO

Sono stati forniti questa mattina in conferenza stampa presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce i dettagli dell’operazione condotta dalla Digos di Brindisi, coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo – che hanno portato all’arresto, il 2 gennaio scorso, per il reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale del cittadino congolese residente in Germania Nkanga Lutimba, fermato il 4 dicembre 2016 ad Ancona e mandato al C.P.R. di Restinco a Brindisi, ritenuto far parte di una cellula salafita di 11 membri basata nella città di Berlino.

Dalla ricostruzione delle Digos di Brindisi, Nkanga Lutimba era partito insieme al 22enne marocchino Amri Soufiane da Berlino, dove erano residenti e frequentavano la moschea berlinese Fussilet 33, dove gravitava un’intera cellula radicale. Via Monaco i due si dirigevano in Turchia e avevano raggiunto l’italia il 2 dicembre 2016, hanno prima soggiornato a Roma in un B&B in zona centrale. Il giorno dopo, con due mezzi e documenti falsi, si sono spostati ad Ancona per partire il 4 dicembre 2016 per Patrasso e poi andare a Istanbul.

Ad Ancona uno sciopero marittimo li ha costretti a sostare, lì sono stati sottoposti a un controllo di Polizia che ha fatto emergere una segnalazione delle Autorità tedesche. Uno in particolare, il 22enne marocchino, era segnalato quale pericoloso nei cui confronti doveva avvenire il ritiro del passaporto e per questo è stato espulso e dopo un mese di indagini incrociate poi deferito alla Dda di Lecce il 19 gennaio scorso insieme a tutti gli altri membri del gruppo. Il 27enne congolese, invece, dopo il fermo ad Ancona è stato mandato al C.P.R. di Restinco sempre il 4 dicembre 2016 dove per il tempo del soggiorno sono stati acquisiti altri elementi (in particolare intercettazioni telefoniche) che ne hanno poi portato l’arresto il 2 gennaio scorso.

Il 31 gennaio scorso infine le Autorità tedesche sulla base dei numerosi elementi indiziari forniti dalla Dda di Lecce incrociati con le risultanze investigative scaturite dalle indagini condotte in Germania hanno proceduto al fermo dei membri del gruppo grazie al lavoro della Digos di Brindisi.

Non sono emersi, fanno sapere gli investigatori, elementi che facciano ritenere che Lutumba e i suoi correi avessero in progetto di compiere atti terroristici.

 

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