OPERAZIONE DI SOCCORSO IN MARE: TRATTE IN SALVO DUE PERSONE

Nella notte di ieri 20 giugno 2020, la motovedetta SAR CP 820 della Capitaneria di porto di Brindisi ha tratto in salvo due persone, un austriaco ed un ucraino, che si trovavano a bordo di un’unità a circa 35 miglia a largo di Brindisi.

L’allarme è scattato poco prima delle ore 20, quando la Sala Operativa del Comando brindisino riceveva una chiamata di soccorso via radio sul canale VHF 16 da parte dell’imbarcazione a vela “Tiger” -con due persone a bordo- che riferiva di non riuscire più a governare l’unità per la rottura della vela maestra dovuta alle pessime condizioni meteo marine.

Immediatamente la motovedetta SAR CP 820 della Guardia Costiera di Brindisi, specializzata nelle attività di ricerca e soccorso, veniva inviata nel tratto di mare interessato.

Nonostante le condizioni meteo marine proibitive, dovute al vento forte da Nord e al mare forza 4, la motovedetta SAR, dopo circa tre ore di impervia navigazione, giungeva sul punto in cui si trovava l’imbarcazione in difficoltà.

Già presente in zona vi era un’unità della Guardia di Finanza che, non potendo effettuare il trasbordo dei naufraghi, prestava supporto ed assistenza.

Grazie alle capacità dell’equipaggio della CP 820 della Guardia Costiera nell’affiancarsi all’imbarcazione a vela ormai in balìa delle onde e nell’effettuare la rischiosa operazione di abbordo, il recupero dei due naufraghi avveniva con successo.

Ad attendere in porto i malcapitati, in evidente stato di shock e in condizioni precarie di salute, vi erano un’ambulanza del 118 ed il personale della Polizia di Frontiera, nel frattempo allertati dalla Sala Operativa della Capitaneria di porto.

Le operazioni terminavano alle ore 02.00 circa.

Nell’odierna mattinata, a seguito della segnalazione pervenuta presso la Capitaneria di porto di Brindisi da parte del Responsabile del monitoraggio dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto relativa ad un’imbarcazione incagliata a pochi metri dalla riva, in corrispondenza della Zona A di “Riserva Integrale”, gli operatori della Sala Operativa constatavano che l’unità in questione, denominata “Tiger”, corrispondeva all’imbarcazione che nella notte, a seguito del soccorso effettuato dal personale della Guardia Costiera, era rimasta alla deriva.

Immediatamente, quindi, la Capitaneria di porto di Brindisi si attivava, provvedendo a porre in essere tutte le misure -previste dalla legge n. 979/1982- finalizzate alla prevenzione dell’inquinamento dell’ambiente marino, diffidando, altresì, il proprietario dell’imbarcazione in parola ad intervenire prontamente.

Si precisa che -a causa delle avverse condimeteo- non è stato possibile effettuare il recupero dell’unità; tuttavia, dopo aver scongiurato il rischio di un eventuale sversamento di idrocarburi in mare, si è provveduto alle operazioni di messa in sicurezza dell’imbarcazione.

Oltre alla prioritaria funzione della salvaguardia della vita umana in mare, uno dei principali obiettivi che la Guardia Costiera persegue è quello della tutela dell’ambiente marino e costiero, sia per la ricchezza del patrimonio naturalistico nazionale, sia per i rilevanti interessi sociali ed economici coinvolti nell’utilizzo delle relative risorse.

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