ORDIGNO ANDROMEDA – TEMPI ANCORA LUNGHI. IL PREFETTO PARLA DI “FINE ANNO”

Saranno ancora lunghi, molto lunghi i tempi necessari per la rimozione dell’ordigno rinvenuto nel parco della Multisala Andromeda durante lavori di scavo. Il dato è emerso con chiarezza al termine della riunione svoltasi oggi in Prefettura ed a cui hanno partecipato artificieri dell’Esercito, forze dell’ordine, il sindaco di Brindisi, esponenti della Protezione civile provinciale, l’Asl, la Capitaneria di Porto e tutti gli altri soggetti interessati al piano di evacuazione.

Il Prefetto Guidato ha risposto ad una nostra precisa domanda relativa ai tempi di attuazione dell’intervento, affermando che si conta di far tutto entro la fine dell’anno, “anche se – ha aggiunto – se dovessero venir fuori dei contrattempi organizzativi, i tempi saranno più lunghi”.

Confermato, invece, che il raggio di azione sarà di 1.617 metri e quindi il piano di evacuazione dovrà riguardare poco più di 50.000 brindisini. L’intervento avverrà di domenica o in un altro giorno festivo e si prolungherà per non più di  5-6 ore. Le maggiori criticità riguardano l’evacuazione del carcere di via Appia (sarà la direttrice a dover predisporre un apposito piano), oltre agli allettati ed ai disabili gravi, anche se l’Asl sostiene di possedere una geolocalizzazione di ciascuno di loro.

Venuta meno, invece, la destinazione finale dell’ordigno che inzialmente era stata fissata in una cava di Carovigno, ma il questore Rossi ha giustamente chiarito che, una volta dissinnescata in loco, la bomba non potrà più esplodere e quindi il rischio nel trasporto sarà assolutamente limitato.

Il sindaco Rossi, invece, ha specificato che al di fuori della zona interessata dall’evacuazione il Comune di Brindisi dispone di 16 edifici scolastici che saranno utilizzati per ospitare i cittadini che sceglieranno di servirsi di una struttura pubblica. Complessivamente potranno essere ospitati 15-20.000 persone. Un numero assolutamente sufficiente visto che molta gente si organizzerà in maniera autonoma, così come avvenuto in casi analoghi in altre parti d’Italia.

Sempre il questore, invece, ha voluto rassicurare i cittadini in riferimento al rischio di furti all’interno delle proprie abitazioni. Le forze dell’ordine organizzeranno un controllo capillare nella zona interessata, utilizzando una gran quantità di uomini e mezzi.

 

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