Comune: per le opposizioni a Brindisi c’e’ un attacco alla Democrazia. Si va dal Prefetto
“Quello che e’ accaduto oggi e’ un fatto vergognoso e gravissimo. Un attacco alla democrazia fatto dalla maggioranza al Comune di Brindisi”. Inizia cosi la conferenza stampa dei gruppi di opposizione al Consiglio comunale di Brindisi, con la presenza fisica di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e morale di 5 Stelle, Pri e Idea. I fatti. In qualità di vicepresidente dell’assise cobsiliare, per tutelare i grupoi di minoranza, Massimiliano Oggiano aveva chiesto ef otrenuto per questa mattina un incontro con gli assessori ai Lsvori Pubblici, Ambiente e Urbanistica e con i rispettivi dirigenti dei settori, per comprendere meglio il progetto del nuovo Palaeventi, che tipo di finanziamenti ci sono e per comprendere che tipo di esborso sara’ di competenza del Comune. All’incontro non si e’ presentato alcun assessore e alcun dirigente. “Questo e’ gravissimo, lede la democrazia in questa città – hanno detto i consiglieri Oggiano, Quarta, Saponaro e Cavalera – perche’ ci puo’ stare, ma non e’ una regola, che la parte politica diserti questi incontri. Ma che la riunione sia stata disertata dalla parte tecnica, cioe’ dai dirigenti, e’ assurdo e non ha precedenti. Ci dovrebbe essere autonomia gestionale, ma mi pare che questi dirigenti facciano cio’ che viene ordinato dalla parte politica di maggioranza. Noi siamo i primi tifosi della nostra squadra di basket e non siamo contrari al nuovo palazzetto. Vogliamo pero’ comprendere meglio tutto, anche come avverranno gli espropri evse ci saranno i soldi, pare un milione e mezxo di euro, nelle casse comunali. Vogliamo delle risposte per non prendere in giro una intera città. Se i soldi non ci sono, e’ opportuno verificare se sono presenti in citta’ altre zone F4 su cui costruire il palazzetto, senza espropri. Ma questo lo deve dire questa amministrazione. Oggi, come sempre, non e’ presente ad una nostra richiesta di delucidazioni, come ci invita a fare il nostro ruolo di opposizione. Andremo dal Segretario generale e poi dal Prefetto a denunciare tutto questo”.
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