PORTO – LA CORTE D’APPELLO SOSPENDE PER 8 MESI PATRONI GRIFFI E DI LEVERANO. ADESSO SI ATTENDERA’ LA CASSAZIONE

Ha preso davvero una brutta piega la vicenda giudiziaria relativa alla realizzazione del circuito doganale nel porto di Brindisi. Il Tribunale del riesame di Lecce ha disposto stamane una misura interdittiva di otto mesi nei confronti del presidente dell’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi e del responsabile dell’ufficio tecnico dello stesso ente Francesco Di Leverano. In sostanza, non potranno svolgere in alcun modo le loro funzioni. L’unica notizia positiva per loro è che la misura interdittiva resta sospesa in attesa che sulla vicenda si pronunci, a questo punto, la Corte di Cassazione. Ed è una notizia positiva per gli interessati anche il fatto che il Riesame non ha accolto la richiesta della Procura brindisina di arresti nei confronti dei due esponenti di primo piano dell’ente portuale.

Il pubblico ministero Raffaele Casto, titolare dell’inchiesta, ha impugnato il provvedimento del giudice delle indagini preliminari di Brindisi Stefania De Angelis, sempre in relazione alla richiesta di arresto, la quale non aveva ravvisato la necessità di un provvedimento restrittivo, nè quella di sospensione dalle rispettive funzioni.

Ovviamente la sospensione della misura interdittiva consentirà sia a Patroni Griffi che a Di Leverano di continuare a lavorare ed è anche improbabile che facciano dichiarazioni pubbliche, in attesa del pronunciamento della Cassazione.

Il Presidente Patroni Griffi è indagato per falso in atto pubblico per induzione, mentre Di Leverano di concorso in frode nelle pubbliche forniture.

Nella stessa inchiesta è indagata, tra gli altri, anche l’ex subcommissario del Comune di Brindisi Mariangela Danzì.

 

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