PORTO – PATRONI GRIFFI DECIDE DI NON DECIDERE SUL SEGRETARIO GENERALE. E NOMINA GIUFFRE’….

L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale parte con il piede sbagliato ed il presidente Ugo Patroni Griffi decide di non decidere sulla nomina del segretario generale (senza il quale l’attività del nuovo soggetto di gestione dei porti di Bari e di Brindisi è sostanzialmente paralizzata). Certo, si attende la nomina del rappresentante del Comune di Bari, ma lo spessore di Patroni Griffi aveva fatto ritenere che avrebbe camminato un passo in avanti rispetto alla politica. Ed invece non è così. Stamane, pertanto, in attesa che si risolva questo problema, il comitato di gestione dell’Autorità di Sistema ha dato il via libera alla proposta del Presidente di nominare come segretario facente funzioni l’ex segretario generale dell’Autorità Portuale di Brindisi Salvatore Giuffrè. Una scelta incomprensibile, che non ha trovato risposte pienamente soddisfacenti neanche nel parere che l’Autorità di Sistema ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, in particolare, al direttore generale Enrico Maria Pujia. Giuffrè, come è noto, è in età di pensione, ha sulle spalle un avviso di garanzia relativo ad una inchiesta in cui si ipotizza anche il reato di corruzione legato proprio all’attività portuale), deve ancora fare chiarezza su rilievi mossi dall’Anac relativamente al suo periodo di permanenza a Taranto. E, non ultimo, il suo contratto è in scadenza ad ottobre 2017. Cioè fra tre mesi. Come dire, insomma, che si compiono scelte che consentono a malapena di navigare a vista. Siamo lontani anni luce, insomma, da una gestione dell’ente che dovrebbe porre le basi per il nuovo piano regolatore portuale (compito primario di un presidente). Un piano regolatore che Giuffrè da segretario, Haralambidis da presidente e Valente da commissario non sono riusciti neanche ad abbozzare.

E adesso la speranza è che proprio in questi tre mesi l’ex Autorità Portuale di Brindisi non perda anche le sue risorse con la scelta (d i cui si parla) di dar vita ad una tesoreria unica con l’ex Autorità Portuale di Bari.

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