PRESENTATA ALLA FIERA DEL LEVANTE LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA PREVENZIONE DEI TUMORI. ECCO GLI SCREENING GARANTITI DALLA ASL BRINDISINA

Prenderà il via domani, la campagna istituzionale di comunicazione della Regione Puglia sui temi della prevenzione. La campagna è stata presentata nei giorni scorsi presso la Fiera del Levante. Si torna a parlare di prevenzione dunque, con strumenti come i cartelloni pubblicitari, gli spot televisivi e radiofonici, brochure che saranno distribuite anche negli studi dei medici di famiglia. Un importante investimento al quale prende parte anche la Asl Brindisina. La campagna tratterà i temi inerenti i corretti stili di vita, la prevenzione, e gli screening oncologici, strumento fondamentale per sconfiggere alcuni tra i tumori più diffusi. Ma a che punto siamo a Brindisi con l’adesione alle campagne di screening e con l’estensione alla popolazione? Abbiamo fatto il punto con il dott. Stefano Termite, Direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica e coordinatore del centro Screening della ASL. L’azienda brindisina, in linea con le altre aziende sanitarie pugliesi, offre al momento lo screening per il tumore alla mammella, con chiamata attiva ogni due anni, destinato a donne tra i 50 e i 69 anni e quello per il tumore della cervice uterina, attualmente, con il pap-test nella popolazione femminile dai 25 ai 64 anni. A breve per questo screening si passerà al test primario HPV DNA ogni 5 anni per le donne tra i 30 e i 64 anni, mentre per le donne tra i 25 e i 29 anni continuerà ad essere effettuato il classico pap test eseguito ogni tre anni. Le donne vengono convocate tramite lettera e fra poco, anche con una telefonata in prossimità dell’esame. Si tratta di esami che consentono di scoprire eventuale neoplasie in tempo per essere trattate nel modo meno invasivo possibile, procedure del tutto gratuite che sono alla base di una buona pratica di prevenzione. I dati di adesione agli screening sono ancora da migliorare.  Molte donne non si presentano all’esame, perché manca ancora, in molte, la cultura del prevenire. Ecco perché la campagna informativa istituzionale della Regione, punta proprio a sensibilizzare questa fascia di popolazione ancora “sorda” agli appelli che arrivano da più parti. A breve agli screening già attivi, si aggiungerà quello per i tumori del colon retto che coinvolgerà la popolazione tra i 50 e i 69 anni di età, sia maschile che femminile. Sono state espletate tutte le formalità burocratiche compreso l’accordo con Federfarma. Saranno infatti le farmacie a distribuire i kit per l’esecuzione dell’esame per la ricerca del sangue occulto nelle feci, a ritirare i campioni e ad inviarli al laboratorio analisi dell’Ospedale Di Summa. Tanti strumenti per vivere meglio che però si scontrano anche con le difficoltà del caso. L’adesione allo screening mammario, per esempio, in crescita ma ancora bassa, soffre per la carenza di senologi, figure professionali necessarie per far fronte alle esigenze di tutta la popolazione in fascia screening e a quelle delle donne fuori fascia o che si sono già ammalate e quindi sono sottoposte a regolari follow up. A breve sarà inaugurata la nuova senologia presso l’Ospedale di Ostuni che dovrebbe, in qualche maniera garantire una maggiore equità di questa azione di prevenzione su tutto il territorio della ASL di Brindisi. Tanto lavoro fatto, ma ancora tanto rimane da farne. Per questo, con una campagna di sensibilizzazione così importante, bisogna necessariamente avere tutti gli strumenti per dare le risposte attese in termini di prevenzione oncologica, altrimenti si potrebbe avere un pericoloso boomerang di difficile gestione. La speranza è che tutto funzioni sempre di più e sempre meglio nell’auspicio  di avere una popolazione sempre più consapevole e più sana.

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