RIGENERAZIONE URBANA SANT’ELIA: LEFT RISPONDE AL PD

Sul comunicato del PD circa un progetto di rigenerazione urbana al quartiere S.Elia.

 

E’ leggenda che mentre Roma bruciava nel 64 dopo Cristo il suo imperatore suonasse la lira e cantasse, arte nella quale pare non fosse nemmeno tanto talentuoso.

Brindisi non è in fiamme per fortuna ma vi sono ampi focolai di emarginazione e disagio che accrescono di giorno in giorno con la crisi dilagante nel Paese che nelle aree già depresse si fa sentire ancora più dura.

Il comunicato del PD cittadino in merito ad un presunto progetto di rigenerazione urbana per il quartiere Sant’Elia ha un po’ il suono della lira di Nerone.

Con la nota della nostra associazione si era cercato di alzare un grido di allarme su episodi che interessano sempre di più le zone periferiche di Brindisi ed in particolare il quartiere Sant’Elia come rapine, sparatorie, atti vandalici che sembrano interessare poco l’amministrazione comunale. Si è denunciato il silenzio di tanti che hanno responsabilità per le continue rapine che in quel quartiere con frequenza allarmante si ripetono e per lo stato in cui  versa il quartiere.

Francamente parlare di un progetto che ancora non c’è e potenzialmente potrà godere di un finanziamento per un bando nazionale riservato alle città capoluogo come risposta al disagio  che è ora e non tra qualche anno, sembra davvero come parlar d’altro se non propria misera. Non si capisce cosa sia successo al partito che dovrebbe rappresentare più degli altri le difficoltà di chi vive ai margini e sembra invece sempre più concentrato a logiche di gestione della cosa pubblica.

Occorrono risposte immediate alla gente. Cosa si fa per proteggere i commercianti dalle rapine? Cosa si fa per evitare gli atti vandalici? Cosa si fa contro l’emarginazione giovanile che in questi tempi di pandemia con la scarsa frequenza scolastica inevitabilmente crescerà? E per il lavoro di tanti disoccupati? Una amministrazione di sinistra dovrebbe stare al fianco dei cittadini delle periferie, presidiare il territorio con proposte concrete piuttosto che sostare dalle parti del municipio vagheggiando che qualche finanziamento regionale e nazionale del lontano futuro possa risolvere i problemi di ora.

Oltretutto la rigenerazione parte dalla gente e per programmarla bisogna stare tra la gente.

Occorrerebbe sentire tutte le istituzioni dei quartieri. Parlare con i servizi sociali, gli operatori scolastici presenti nell’area, la parrocchia, gli operatori economici ed i cittadini residenti. Che ne è del programma di governo di questa città che avrebbe dovuto presenziare le periferie innanzitutto, che ne è di quella forza che voleva cambiare la storia invece chiusa in un recinto a decidere nuove poltrone?

Noi di Left siamo disponibili a partecipare quando sarà il momento  e ad avanzare proposte concrete  in nome di una nuova politica, il nostro interesse è solo quello di dare voce a quella parte della città che sta fuori dagli steccati che sanno tanto di vecchio.

Nell’immediato andrebbe richiesta una maggiore presenza delle forze dell’ordine, l’installazione di telecamere, una illuminazione notturna efficiente ed un presidio del territorio anche da parte dei semplici consiglieri perché chi è in trincea nel quartiere non si senta abbandonato. Non è più tempo per tergiversare e fa ancora più male che lo sprone ad agire e dialogare con tutti venga dai consiglieri regionali, sindaci e politici della provincia. In città fiamme e suono della lira.

Coordinamento Left Brindisi

 

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