SCUOLE – CIÒ CHE SI TEMEVA È DIVENTATA REALTÀ

Ciò che si temeva è diventato, purtroppo, realtà. A partire da oggi, 30 ottobre, tutte le scuole pugliesi hanno chiuso i battenti. La situazione dei contagi in tutto il paese si è aggravata e il governatore della Puglia ha deciso di correre ai ripari. Grande lo sgomento del mondo della scuola. Quando, a settembre, gli alunni e i docenti sono tornati in classe, tanta è stata l’emozione. Ritrovarsi in classe, parlarsi senza avere un freddo schermo davanti, è stato indescrivibile. Sembrerà forse banale per alcuni, ma, i ragazzi sentivano il bisogno di condividere le giornate con i loro professori. La didattica a distanza può essere un aiuto, soprattutto durante un’emergenza, ma niente potrà mai sostituire il rapporto umano che si crea giornalmente. Ovviamente tante sono state le polemiche, anche perché le scuole rimangono ancora aperte nelle regioni rosse con un maggiore numero di contagi. Il problema non sono le scuole dove tutto è stato organizzato seguendo le direttive che erano state date, ma, sicuramente, il vero disastro sono i trasporti e, soprattutto, la sanità pugliese e non altro. I genitori si ribellano, non vogliono che i loro figli ricevano un’educazione inadeguata. Il diritto allo studio è sacro e una simile decisione appare inaccettabile, seppure il momento che stiamo vivendo è difficile. Non sappiamo cosa succederà, il futuro è incerto e tanta è l’ansia. Il dato certo è che, da stamattina, i ragazzi si sono collegati e hanno fatto le loro lezioni giornaliere online. Certamente non è situazione facile da gestire nonostante gli sforzi dei docenti. Spesso cadono i collegamenti, non ci sono computer per ogni membro della famiglia e i 45 minuti per ogni ora volano via velocemente. Situazione difficile nonostante il grande impegno dei dirigenti che lavorano ininterrottamente per organizzare tutto. Quello che non dobbiamo perdere è, senz’altro, la speranza. È importante fare sentire la nostra vicinanza ai ragazzi, non lasciarli soli e accompagnarli, anche se virtualmente, in questo momento terribile. Anna Consales

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