TERMINALE EDISON DI LNG – D’ATTIS (F.I.): A BRINDISI ADEGUATE E IMMEDIATE CONTROPARTITE DAL GOVERNO NAZIONALE, VISTO CHE L’IMPIANTO HA UNA RILEVANZA STRATEGICA

Ho partecipato all’incontro odierno ed è stato ben chiaro che il progetto Edison per realizzare un terminale di LNG nel porto di Brindisi ha un rilievo nazionale ed è sponsorizzato dal Governo, anche sulla base di quanto affermato da chi lo rappresentava all’incontro.

Premesso che Brindisi ha bisogno di occupare produttivamente tutte le banchine esistenti e il suo retroporto e che è necessario avviare alla realizzazione le ulteriori opere infrastrutturali senza preclusioni ideologiche, è opportuno che Brindisi non sia trattata a seconda delle convenienze regionali o nazionali.

Se è vero che c’è interesse del Governo su questo insediamento di gas, deve essere anche necessario che il territorio abbia la sua contropartita.

Del Contratto istituzionale di sviluppo non si hanno tracce concrete negli atti del Governo o del Parlamento (da non confondere con i comunicati stampa).

Brindisi non è stata volutamente inserita dal Governo nel progetto pilota finanziato dalla Commissione europea sulla strategia del Just Transition Fund.

Nel frattempo le opere portuali sono ferme al palo per la discrezionalità opinabile del Provveditorato interregionale delle opere pubbliche del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Il piano delle bonifiche è completamente fermo senza che vi sia il minimo interesse del Governo e della Regione ad accelerare i tempi.

Sul futuro degli investimenti Enel ed Eni mancano interventi dello Stato a favorirli, a cominciare dalla semplificazione delle autorizzazioni.

Al contempo Brindisi perde, per volontà politica, la sua Camera di Commercio e deve battersi per sperare negli investimenti pubblici sui collegamenti ferroviari o aerei e su quelli relativi alla chiusura del ciclo dei rifiuti evitando ai propri cittadini di pagare la tassa tra le più alte in Italia.

Occupazione e indotto locale, impatto ambientale, pianificazione degli usi degli spazi portuali e attenzione agli operatori del porto, trattativa con il Governo sul “pacchetto Brindisi” devono essere le tracce che tutti coloro che sono impegnati a rappresentare questo territorio nelle Istituzioni, devono seguire. In questa ottica Forza Italia a tutti i livelli si ritiene impegnata.

Il progetto Edison non può essere estraneo a questa visione completa sulla quale il Governo nazionale deve dire cosa fa, più che cosa pensa. Soprattutto se iniziative come queste utilizzeranno risorse pubbliche, a cominciare da quelle del Recovery plan.

On. Mauro D’Attis (Forza Italia)

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