UN CALICE PER SALVARE TARANTO, L’EVENTO DI BENEFICENZA DEL ROTARACT DI BRINDISI

Il 28 maggio il Rotaract club organizza una degustazione di beneficenza per la bonifica dei territori di Taranto.

Una location vista mare in una domenica di fine maggio, 5 tra le cantine più prestigiose del Salento e una causa di assoluta rilevanza: Wine Action è l’evento di beneficenza organizzato dal Rotaract Club Brindisi per bonificare alcuni terreni del capoluogo pugliese.

Dopo un anno di eventi all’insegna della tutela della cultura in ogni sua forma, le ragazze dell’associazione brindisina hanno pensato ad un vero e proprio tour enologico tra i sapori della tradizione vitivinicola delle nostre terre.

A sostenerle in questa causa ci saranno cinque cantine di punta del Salento; Cantina San Pietrana, Leone De Castris, Paolo Leo, Tenute Rubino e Vinicola Mediterranea, infatti, saranno le vere protagoniste con le loro etichette migliori.

La serata, che si svolgerà sul lungomare Campo di Mare il 28 Maggio, sarà inoltre accompagnata da un aperitivo e dal live music del duo “Enzo e Kykah”.

Il ricavato delle prevendite sarà devoluto a favore di Green Action, un progetto che si occupa della bonifica di alcuni territori contaminati da diossina e metalli pesanti dovuti alla massiccia presenza di zone industriali che hanno portato nel corso degli anni all’inquinamento della zona Taranto e dintorni. Ormai da tempo il problema della contaminazione e dell’intossicazione delle città, dovuti alla massiccia presenza di zone industriali risulta essere sempre più attuale poiché ha determinato un notevole abbassamento delle condizioni di vivibilità e salutari nelle aree cittadine.

Attualmente sono diverse le “tecnologie” che si stanno utilizzando per effettuare azioni di bonifica dei terreni ma solo due sembrano dare maggiori risultati: la fitodepurazione con pioppo e quella mediante canapa. Il progetto, partito lo scorso settembre, consiste proprio nella fornitura delle attrezzature necessarie per la piantumazione di pioppi o talee di pioppi presso la Masseria Carmine (che già sperimenta tali tecnologie) e la piantumazione, coltivazione e raccolta di canapa su circa un ettaro di terreno che verrà sfruttata per la produzione di materiale di allestimento in fibre di canapa per Parco Cimino.

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