STAMATTINA LA PROTESTA DELL’UNIONE ITALIANA CIECHI A BARI CONTRO I RITARDI DELLA REGIONE PUGLIA

La sezione dell’Unione Italiana Ciechi di Brindisi è partita questa mattina con un pullman pieno di solidarietà, diretto a Bari, per manifestare a favore dei nostri studenti ciechi ed ipovedenti e ciechi pluriminorati contro i tagli alla spesa effettuati dalla Regione Puglia.
Alle ore 10:00 UICI Brindisi insiemi ai genitori, ai soci ciechi, agli operatori del settore e ai volontari, si è unita alle altre sezioni della Puglia per rivendicare il diritto per la continuità allo studio e all’integrazione scolastica.

Il Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha lungamente pazientato, confidando nelle più volte manifestate promesse e assicurazioni del Presidente Regionale Emiliano, dell’Assessore Negro, dei Dirigenti al Welfare della Regione Puglia, del Sindaco della Città Metropolitana di Bari e dei Presidenti delle altre Province, ma ora ritiene motivatamente che la situazione si è fatta insostenibile:   il servizio di supporto specialistico scolastico ed extrascolastico in favore degli studenti disabili visivi frequentanti le scuole di ogni ordine e grado, realizzato in continuità da oltre 20 anni in tutta la Regione, non è stato avviato in nessuna delle province pugliesi e il servizio di Centro Diurno e assistenza  domiciliare ai videolesi  pluriminorati, avviato solo nella Città Metropolitana di Bari, si teme possa essere interrotto a partire dal prossimo mese di gennaio.

Si è chiesto ripetutamente da oltre tre mesi, con modi rispettosi e pacati, all’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, al Sindaco della Città Metropolitana di Bari e ai Presidenti delle Province pugliesi di provvedere tempestivamente a garantire per i disabili visivi, anche pluriminorati, i servizi, di cui all’art. 17, comma 1, lett. e), della L.R. 19/2016,  già posti in essere nello scorso anno scolastico, in modo da non determinare alcuna interruzione delle prestazioni, con conseguente disagio per coloro che legittimamente ne hanno usufruito, e di avviare il previsto monitoraggio degli stessi servizi, individuando, gradualmente e in modo condiviso e senza inutili atti d’imperio, anche forme alternative di erogazione, gestione e finanziamento degli interventi già in essere nel precedente anno scolastico.

Tuttavia si deve riconoscere con rammarico che tanta prudenza, rispetto e attenzione per i rappresentanti dei nostri enti locali si è rilevata del tutto inutile: ad oltre tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico, i servizi non sono stati avviati e neppure il previsto tavolo di discussione con le associazioni dei disabili, luogo in cui speravamo di evidenziare le specificità con cui va garantito il diritto allo studio dei disabili visivi e di concordare le modalità di realizzazione degli interventi dovuti, è stato convocato.

Siamo di fronte ad una palese e gravissima interruzione di pubblici servizi fondamentali per  il livello di qualità della vita degli alunni e delle persone cieche, ipovedenti e videolese pluriminorate.

L’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è costretta a metter in atto plateali azioni di protesta e, a questo punto, chiede espressamente e con forza l’intervento e la tutela da parte della magistratura per assicurare un diritto costituzionalmente garantito che nessun capotico “Allegato Tecnico”, predisposto da Dirigenti regionali preoccupati solo di risparmiare risorse sulla pelle dei disabili visivi e, cosa ancora più deplorevole, sulla pelle dei videolesi pluriminorati, i più deboli tra i disabili,  potrà negare.

 

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