“25 ANNI SENZA TONINO DI GIULIO”

Presso il Museo Ribezzo, Brindisi, si è tenuto un interessante convegno sul tema “Tumore al Seno. Politiche sanitarie e impatto sui centri di diagnosi e cura”, organizzato dalla Fondazione Di Giulio, in collaborazione con il Polo Biblio Museale di Brindisi, Società di Storia Patria per la Puglia, sez. di Brindisi, Europa Donna Italia ed Europa Donna Puglia, con il Patrocinio del Comune di Brindisi. È stata ricordata la figura del grande dott.Tonino Di Giulio, a 25 anni dalla sua scomparsa, con un bellissimo video, un prezioso archivio di foto che ripercorrevano tutta la sua vita. La prof.ssa Raffaella Argentieri, Presidente Fondazione Di Giulio, ha salutato il pubblico presente e ha introdotto l’argomento della serata presentando gli ospiti. È intervenuto il prof. Antonio Caputo, Società di Storia Patria per la Puglia sez. di Brindisi, che, con la sua relazione, ha approfondito il profilo del dott. Di Giulio, che sulla prevenzione aveva basato tutta la sua vita, sfatando alcuni luoghi comuni che non hanno alcuna base storica. Del tutto senza fondamento, per esempio, la notizia che il teatro sarebbe stato abbattuto per una sua delibera. Il dott. Di Giulio è stato sindaco soltanto per tre mesi e, dopo, ci fu la crisi della municipalità brindisina e, quindi, la nomina di un commissario prefettizio che, a seguito di un terribile ciclone, dichiarò pericolante il teatro e, per questo, da abbattere. È intervenuto il dott. Stefano Burlizzi, dirigente responsabile UOSD di Chirurgia Senologica Ospedale Perrino Brindisi, intervistato dal giornalista Antonio Celeste. Sono stati focalizzati ed approfonditi temi importanti. Fino al 2000 si parlava di migrazione passiva perché il 98% dei malati erano costretti ad andare fuori dalla loro provincia per potere avere le cure necessarie. L’anno della svolta della chirurgia Senologica nell’ospedale di Brindisi è il 2008, anno della prima Breast Unit in Puglia. Il covid ha creato enormi difficoltà per la riduzione delle sezioni operative e le conseguenze della pandemia non sono ancora finite. È stata focalizzata, inoltre, l’importanza della collaborazione con le associazioni che sono molto attive sul territorio. Il dott. Di Giulio è morto il 24 settembre 1997, una vita dedicata alla cultura della prevenzione. Da ricordare, inoltre, il suo percorso ambientalista contro le centrali termoelettriche a carbone. Dopo gli interventi, è stato proiettato il cortometraggio di Giorgia Lanzillotti:”L’amore della mia vita”. Tanti gli applausi per il lavoro di questa giovanissima regista che è riuscita a toccare la sensibilità di tutti i presenti. È stato consegnato un opuscolo molto importante:”Difenditi, il cancro si può prevenire”. Un convegno interessante, il ricordo di un uomo che ha fatto tanto. Anna Consales

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