È una giornata di lutto per Brindisi che piange i suoi figli, Francesco Montini e Anna D’Amico, ma la giustizia non si ferma. Ieri è stato effettuato l’esame autoptico sul corpo di Francesco e ora, dopo che il medico legale, Domenico Urso, nominato dal Pm Pierpaolo Montinaro, ha concluso il suo operato, non resta che attendere il responso. I risultati dell’esame istologico potrebbero essere pronti, per venire depositati, tra circa un mese. Quello che si cerca di capire è se il 40enne sia morto per l’impatto della sua auto contro il muro di cinta dell’autorimessa Cannone allo svincolo “Brindisi-Casale”, o se possa avere inciso l’urto con un’autovettura sopraggiunta poco dopo. Testimoni, fermi sul luogo dell’incidente per prestare i primi soccorsi, raccontano di aver visto un altro veicolo che viaggiava sulla 379, che probabilmente a causa della pioggia battente e per l’oscurità della zona a quell’ora tarda (intorno a mezzanotte), non avrebbe scorto in tempo utile il Bmw X3 di Montini in centro carreggiata e non sarebbe riuscito a schivarlo. Auto che, però, non si è fermata. I carabinieri di Brindisi ora stanno proseguendo le indagini, continuando a verificare le testimonianze, per poter risalire all’identità di chi lo guidava e sciogliere i dubbi sulla dinamica del mortale. Tra i resocornti della tragedia si parla di un’auto dalla targa straniera, ma i carabinieri, al momento, non confermano né smentiscono questo dettaglio. Ciò che si sa per certo è che questa auto si continua a cercare. Della giovane vittima di sabato sera, Anna D’Amico, non sono ancora rese note data e ora delle esequie, in quanto anche in tal caso, per la tragicità dell’evento, si attende il nulla osta dal Pm di turno, Milto De Nozza. Il suo fidanzato è ancora in ospedale, ma fuori pericolo con una frattura alla gamba, e ne avrà per 40 giorni. Novità sono attese nella giornata di domani.