ADOC SU TURISTI BORSEGGIATI AL PORTO DI VENEZIA

Si è conclusa nel peggiore dei modi la vacanza di una famiglia brindisina imbarcatasi nelle scorse settimane a bordo di una nave da crociera dopo anni di attese e sacrifici coltivando il sogno di vivere una settimana di relax e di
scoprire nuove realtà. Il sogno, invece, si è trasformato ben presto in un incubo, non per responsabilità della compagnia di navigazione, anzi, ma per il livello di sicurezza ormai fuori controllo in alcuni scali portuali. Nello specifico i malcapitati crocieristi, in transito nel porto di Venezia il 15 Giugno, sono stati oggetto delle attenzioni dei “soliti” borseggiatori che hanno approfittato del grande flusso di turisti per sottrargli dal borsello il portafogli contenente denaro, documenti e carte di credito. Episodi deplorevoli che interessano migliaia di turisti l’anno a cui, stante le dichiarazioni rese sul posto, non si riesce a porre rimedio. Un danno che non si limita alla perdita dei beni
materiali ma che ha conseguenze negative, sul proseguo della vacanza programmata con tanto entusiasmo da  empo, per le inevitabili trafile burocratiche per il rientro a bordo e per le denunce del caso agli organi di polizia. Non ci capacitiamo del fatto che una città come Venezia, impegnata nel difendere l’importante patrimonio artistico ed architettonico oltre che ambientale, possa, di fatto, essere depredata del bene più prezioso: la sicurezza dei cittadini. Ci chiediamo come mai un luogo tra i più “monitorati”, apprezzati e visitati al mondo possa rappresentare una zona franca per i malfattori nel mentre si attuano limitazioni agli ingressi per i turisti. Non è il singolo caso che ci stupisce o preoccupa ma l’incidenza che tale fenomeno ha sull’immagine del Paese e sull’impatto negativo che genera su quei turisti italiani ed esteri che per una vacanza hanno atteso anni e sostenuto anche grossi sacrifici. Spiace il silenzio degli organi di informazione locali sul fenomeno nonostante siano stati più volte sollecitati dai malcapitati viaggiatori. Rivolgiamo un appello a S.E. il Prefetto, Dott. Vittorio Zappalorto, al Sindaco Luigi Brugnaro, al Questore, Dott. Maurizio Masciopinto, affinchè si garantisca maggiore sicurezza attraverso maggiori controlli e una maggiore
informazione ai viaggiatori sia a bordo delle navi che a terra il che servirebbe non poco a prevenire tali reati.

Il Presidente provinciale
Zippo Giuseppe

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