Gianfranco Giannelli, ex presidente del Brindisi Calcio, oggi nel consiglio direttivo della società, è stato arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta, emissione di fatture false ed evasione delle imposte.
Ci sarebbe un giro di fatture false di circa 3 milioni di euro a diverse aziende del territorio ed evasione per un milione e 250 euro circa. L’indagine si riferisce al periodo 2016-2017, quando la Maw, azienda di meccanica in capo all’imprenditore Giannelli, prima che dichiarasse fallimento nel 2018, avrebbe omesso di dichiarare al fisco ricavi per circa 500mila euro e non avrebbe versato Iva per circa 750mila euro.
Indagini condotte dalla Guardia di Finanza con il supporto degli ispettori dell’Inps di Brindisi e Taranto, tramite i quali si è appurato che l’indagato non avrebbe versato contributi previdenziali e assistenziali.
Ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, su richiesta del pm Giampiero Nascimbeni, con il pericolo di reiterazione del reato. Giannelli, infatti, è amministratore di tre altre società. Dopo la dichiarazione di fallimento della maw sono stati fatti sparire i libri contabili. E ora gli inquirenti scavano ancora nel passato dell’ìmprenditore e delle aziende