La scrivente segreteria sindacale tutela i lavoratori di un settore economico, quella della vigilanza privata,
che apporta serenità, in servizi di pubblica utilità alla cittadinanza e alle istituzioni, senza limiti di orari né di
eccezioni festive, in soluzione di continuità per 365 giorni l’anno. Al di là dell’immaginario comune di
operatori della sicurezza privata ben retribuiti, organizzati e dotati delle migliori tecnologie, dobbiamo
tristemente constatare, senza strumentalizzazioni di sorta, una realtà completamente differente e
degradante. Allora diventa davvero impensabile, che uno dei più influenti istituti di vigilanza Nazionale la
Cosmopol spa, comandi in servizio sussidiario alle forze di Polizia, presso uno dei siti sensibili presenti sul
territorio: Canopy TAP di Torchiarolo; una guardia particolare giurata di Brindisi, incaricata di pubblico
servizio, per otto ore continuate con un’auto di servizio logorata, i cui i fumi della carburazione entrano
all’interno dell’abitacolo, senza carburante e con batteria completamente scarica. Le disposizioni di servizio,
poi, impongono, alla guardia particolare giurata la costante vigilanza dell’area da controllare, senza mai
potersi spostare e quindi rifornire il mezzo in dotazione. Le comunicazioni con la centrale operativa devono
generalmente avvenire via radio in continuità diretta, attraverso canali sicuri e certificati dall’ente
Ministeriale preposto, invece si preferiscono canali privati, i cui telefonini oltre ad essere insicuri, hanno la
caratteristica di scaricarsi senza una fonte di alimentazione. Alle soglie del 2020 una guardia giurata. simbolo
di sicurezza e prevenzione nonché contrasto alla criminalità, venga gestito come un “clochard” lasciato in
solitudine, nella notte della vigilia di Natale, nell’indifferenza totale, soprattutto di chi ha un ruolo di
coordinamento o controllo. La guardia giurata è stata trovata al cambio alle ore 05.40 del mattino in
ipotermia, scosso da tremori e in evidente stato di alterazione della coscienza, ma soprattutto del tutto
inoperoso rispetto ai propri obblighi operativi, nella completa indolenza di una centrale operativa, che a
proprio dire non deve dare spiegazioni né obbligato a risolvere problematiche di servizio, quelle di
organizzarsi per far fare carburante o risolvere problematiche alle auto di servizio, riservate ad altri turni.
Ritornano in mente le richieste di questa segreteria a sua eccellenza il Prefetto di Brindisi dove una città come
Brindisi dotata di importanti infrastrutture: porto, aeroporto, prestigiose realtà industriali, che offrono
opportunità economiche e lavorative alla vigilanza privata, non possa avere una propria autonomia, ma
soggetta ad operatori di altre città che ignorano le problematiche di servizio e le peculiarità operative del
territorio, con risultati non certo all’altezza delle aspirazioni di sicurezza delle committenze e di tutti gli
operatori del comparto, sballottate nelle postazioni provinciali ed extra provinciali nell’assoluta disparità e
irregolarità dell’art. 99 del contratto nazionale.
Il Reggente UGL Sicurezza Civile
Dott. Esposito Pierpaolo