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COPAGRI: CORONAVIRUS, PER SUPERARE MANCANZA DI MANODOPERA AGRICOLA ABBASSARE IL COSTO DEL LAVORO

COPAGRI: CORONAVIRUS, PER SUPERARE MANCANZA DI MANODOPERA AGRICOLA
ABBASSARE IL COSTO DEL LAVORO

INTERVENTO DI VERRASCINA AL TAVOLO DI CONFRONTO ORGANIZZATO DALLE
MINISTRE DEL LAVORO NUNZIA CATALFO E DELLE POLITICHE AGRICOLE TERESA
BELLANOVA

_Roma, 21 aprile 2020_ – “Quello della mancanza di MANODOPERA AGRICOLA
è un problema serio e reale per il comparto primario, che va affrontato
con urgenza vista l’imminente necessità per i lavori preparatori
agricoli di pieno campo e per la raccolta dei prodotti in serra.
Chiediamo pertanto al Governo di intervenire quanto prima, partendo ad
esempio dal DL ‘CURA ITALIA 2’ o cosiddetto ‘DL aprile’, abbassando
il costo del lavoro almeno fino alla fine del 2020; un intervento di
decontribuzione previdenziale, infatti, potrebbe a nostro avviso
rappresentare un argine alla carenza di manodopera nel comparto
agricolo”. Lo ha sottolineato il presidente della COPAGRI FRANCO
VERRASCINA intervenendo al Tavolo di confronto tra le parti sociali
convocato dalle ministre del Lavoro e delle Politiche Sociali NUNZIA
CATALFO e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali TERESA
BELLANOVA in relazione alla pandemia del COVID-19, o cosiddetto
CORONAVIRUS. Il Tavolo tornerà a riunirsi nella settimana corrente.

“Nella grave e delicata situazione che sta attraversando il Paese, che
sta avendo ripercussioni a macchia d’olio sull’intero comparto primario,
bisogna equiparare la decontribuzione previdenziale delle aziende
agricole a quella delle imprese situate in aree svantaggiate, ad
esclusione di quelle montane, andando quindi ad abbassare il costo del
lavoro”, ha rimarcato Verrascina.

“Non dobbiamo poi dimenticare che, oltre alle nuove problematiche sorte
in seguito alla Pandemia del Coronavirus, che ha stravolto le abitudini
di consumo degli italiani, minato sensibilmente la redditività dei
produttori agricoli e ridotto le esportazioni agroalimentari e gli
ingressi dei lavoratori stranieri, la situazione della manodopera
agricola deve fare i conti con altre annose e tragiche questioni, quali
le condizioni dei trasporti e degli alloggi”, ha continuato il
presidente.

“Accanto alle misure decontributive, è poi necessario continuare a
lavorare per semplificare il più possibile l’incontro tra la domanda e
l’offerta di lavoro in agricoltura, puntando con decisione su sistemi
istituzionali di intermediazione della manodopera agricola, quali
piattaforme informatiche pubbliche e trasparenti che vadano a
coinvolgere tutti i potenziali interessati, partendo dai disoccupati,
dai cassaintegrati e dai percettori del reddito di cittadinanza, e
procedere con la regolarizzazione degli stranieri con il permesso di
soggiorno scaduto e con possibilità di avere un contratto di lavoro”,
ha concluso Verrascina.

—————————

UFFICIO STAMPA COPAGRI
Confederazione Produttori Agricoli

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