“L’audizione del commissario responsabile per il Turismo, Thierry Breton, oggi in Commissione Turismo e Trasporti ha reso palese ed evidente come ancora alcuna misura sia stata prevista dall’UE per il settore turistico dei Paesi membri piegati dall’emergenza Coronvirus, e questo nonostante si tratti del comparto maggiormente impattato dalla crisi, che si avvia a subire perdite fino anche al 100%”. E’ questo il commento amaro dell’europarlamentare Lega – ID Massimo Casanova, membro della Commissione Tran.
“L’audizione ci ha reso chiaro che l’UE naviga a vista, con formule verbali vaghe che ancora oggi, a settimane di distanza dall’inizio dell’emergenza, ci raccontano che ‘faranno’, ‘vedranno’, ‘proveranno a’. Nulla di più preoccupante – continua Casanova-. Parliamo di un settore che più di ogni altro muove l’economia europea e dei Paesi membri. Ci sono regioni tipo le isole che dipendono totalmente dal turismo, che rappresenta l’11 % del PIL mondiale ed è formato in prevalenza da piccole imprese. La maggior parte del turismo mondiale si svolge in Europa. Le previsioni più ottimistiche parlano di un crollo che va dal 50% al 90%, indotto compreso. Le prime stime economiche, confermate dallo stesso commissario, parlano di perdite per 400 miliardi di euro. Una situazione allarmante perché dietro alle fredde cifre ci sono realtà sociali e umane. Ci sono imprenditori piccoli e grandi che hanno relazioni anche familiari con i loro dipendenti. Questa UE ha il dovere indilazionabile di adoperarsi con strumenti forti ed eccezionali che siano all’altezza della situazione. Non c’è più tempo da perdere, il fallimento è ad un passo”.
Conclude Casanova: “Come Lega abbiamo chiesto di intervenire subito sulla direttiva Bolkestein, facendo uscire dal campo di applicazione della direttiva Servizi il settore balneare: l’incertezza della durata delle concessioni impedisce agli imprenditori di accedere ai mutui in parte garantiti dallo Stato, acutizzando una condizione già drammatica. Lo diciamo da sempre e continueremo a lavorare su questo fronte con forza e decisione. L’auspicio è che già dalla riunione dei Ministri UE in programma il 27 aprile l’Italia porti a casa la salvaguardia del suo Paese, delle sue imprese, dei suoi lavoratori”.