Segretario territoriale NurSind Brindisi
Carmelo VILLANI: “Accolgo favorevomente l’appello della FIALS ad una maggiore unità”
Quella unità che, più volte, abbiamo auspicato fin dall’inzio dell’ emergenza, conoscendo bene le ataviche criticà della sanità provinciale e le ataviche problematiche dello stabilimento “ A. Perrino”.
Quella unità che doveva fin dall’ inizio prescindere dalla forza contrattuale, dalla maggiore o minore rappresentatività o tra firmatari e non firmatari.
Tanto bene si conoscevano tali problematiche da proporre, fin da subito, ai vertici regionali ed aziendali, la predisposizione di un ospedale da campo al fine di aggirare le oggettive difficoltà a predisporre idonei percorsi interni.
Un ospedale da campo che oggi può essere identificato, come proposto dalla COBAS, nella struttura inagurata recentemente.
Tanto bene conoscevamo tali problematiche tanto che già anni fà facevamo alcune considerazione sulla previsione, prevenzione, programmazione, termini ben impressi nella nostra mente non grazie ai concetti dell’economia aziendale ma grazie ai presupposti di base che ci ha insegnato la medicina delle catastrofi e delle maxi emergenze.
Previsione e programmazione vanno di pari passo con strategia cioè con l’arte di ideare i piani che è a sua volta legata alla logistica, cioè all’insieme di personale, mezzi e materiali finalizzati alIa realizzazione dei piani; la tattica, infine, deve consistere nell’applicazione dei piani stessi.
La domanda che deriva delle considerazioni sopra esposte è semplice: se non siamo in grado di dare risposte efficaci ed efficienti a un evento che, se pur nella sua gravità, dovrebbe essere considerato di routine in un ospedale cosiddetto di eccellenza, come si può pensare di dare risposte efficaci ed efficienti a eventi catastrofici o di maxi emergenza che abbiamo sperato non si verificassero mai.
Ed ancora, si diceva, non sarebbe auspicabile investire sull’adeguamento strutturale, tecnologico, di capitale umano dell’esistente piuttosto che dedicarsi alla realizzazione di nuove strutture che molti di noi, ne siamo certi visti i precedenti, non vedranno mai portare a termine e funzionanti?
Ultima considerazione è rivolta alla drastica diminuzione degli accessi nei pronto soccorso che dall’ inizio del mese è stata calcolata nel 70% in meno di utenti rivoltasi alle cure dei sanitari.
Un dato che non può che preoccupare e di cui si dovrà carico quanto prima la medicina territoriale.
Auspichiamo che si rimetta realmente al centro dell’ azione il cittadino, innanzitutto, e la voce degli operatori, poi, rimasta per molti versi finora inascoltata.
Segretario territoriale NurSind Brindisi
Carmelo VILLANI