Ciò che sta avvenendo in queste settimane impone posizioni chiare, con l’unico obiettivo di eviutare che si compiano ulteriori gravi abusi nei confronti del nostro territorio. Come è noto, le contrade Torre Rossa, Palmarini, Muscia, Montenegro, Giambattista e Schiavoni sono già state interessate, in passato, da varianti di recupero, con l’unico obiettivo di “mettere una pezza” ad un diffuso fenomeno di abusivismo edilizio.
In realtà, con quelle varianti si è riusciti a risolvere il problema, anche se la conclusione dell’iter burocratico era ed è particolarmente complesso. Nel frattempo, in più di qualcuna di queste case sono stati compiuti altri abusi oltre a nuove costyruzioni) e quindi esiste il rischio concreto di abbattimento a seguito dell’intervento della Magistratura dopo le giuste segnalazioni della polizia locale e dei competenti uffici comunali.
Nei giorni scorsi quattro consiglieri comunali (Antonino, Ciullo, Ribezzi e Serra) hanno presentato una mozione per indurre l’Amministrazione Comunale a realizzare una nuova variante di recupero, anche in questo caso con l’obiettivo di sanare il sanabile.
L’intenzione è certamente buona, perché si tenta di evitare un ulteriore conflitto sociale in una città già dilaniata da mille problemi.
Ma forse i promotori non si sono resi conto (sicuramente in perfetta buonafede) che si corre il rischio di far scappare i buoi dalla stalla. Non è un mistero, infatti, che nelle contrade si sarebbe sparsa la voce che saranno sanati anche gli abusi delle ultime ore (pare se ne stiano commettendo molti…). Un motivo in più perché da tutta la “politica”, senza distinzione di schieramenti, parta con decisione un netto “no” ad ulteriori abusi sul territorio. Sarebbe una buona testimonianza della “legalòità nei fatti” che vale decisamente di più della scontata “legalòità a parole”.