Dopo la presa d’atto delle dimissioni del presidente Mimmo Bianco, per il prossimo 24 marzo è stata convocata l’assemblea dei soci del Consorzio Asi per l’elezione del nuove presidente. Il rischio concreto – già annunciato da Brindisitime – è che la politica voglia mettere le mani su questa nomina, sottraendola al mondo delle imprese (che ne avrebbe di gran lunga più diritto). Dell’argomento, in ogni caso, non se ne parla, a conferma del fatto che si vuole agire in tutta fretta per evitare che si scatenino appetiti tra singole forze politiche. Il pallino è totalmente nelle mani del sindaco Rossi che, anche in virtù del suo incarico di presidente della Provincia, gestisce il pacchetto di maggioranza assoluta del Consorzio.
Ma come mai tanto interesse intorno alla presidente del Consorzio Asi? I motivi potrebbero essere più di uno, ma il principale potrebbe essere collegato all’invaso del Cillarese. Si tratta di un’opera di proprietà dell’Asi, utilizzata per fornire acqua alla zona industriale di Brindisi. Proprio intorno alla disponibilità di acqua si starebbe sviluppando un grande interesse perché parlare di green economy significa pensare con insistenza alla produzione di idrogeno e il primo elemento per poter localizzare a Brindisi un impianto innovativo è quello di disporre di grandi aree dove collocare pannelli solari per produrre energia e poi disporre di una gran quantità di acqua.
Un business che vale decine – forse centinaia – di milioni di euro e partire con il piede giusto (aree disponibili ed acqua a più non posso) è sempre utile.
Ne vedremo delle belle…