ROSSI CONFERMA BORRI E PRENDE A SCHIAFFI LE ASPETTATIVE DEL PD…

Il Partito Democratrico avrà mille difetti, ma qui (come altrove) non ha mai sposato la linea del “no a tutto”, essendo ben consapevole delle necessità di un territorio di non ostacolare i processi di crescita, pur nel pieno rispetto della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente. In questi due anni e mezzo di Governo-Rossi, però, proprio il PD (oltre a gran parte della città) è stato costretto ad ingoiare bocconi amarissimi. Basterebbe citare quello che sta avvenendo da tempo con l’Autorità di Sistema Portuale e le enorme perdite di tempo determinate da dinieghi di autorizzazioni e da inaccettabili ostacoli di carattere burocratico. La necessità di immaginare un futuro condiviso della città, infatti, è stata sostituita dalle carte bollate a cui spesso il Comune di Brindisi ha fatto ricorso. Potremmo citare la vasca di colmata, così come i nuovi approdi di sant’Apollinare, il pontile a briccole, la stazione di accoglienza per i crocieristi, la vicenda-deposito GNL ed anche il chioschetto per informazioni turistiche nella stazione marittima (quello almeno è stato sbloccato ed i lavori sono iniziati proprio oggi).

Ovviamente il problema riguarda anche altri settori della vita cittadina. Ne sanno qualcosa i cittadini che risiedono a Torre Rossa, tanto per fare un esempio. Borri, peraltro, continua a fare l’assessore all’Urbanistica e per certi aspetti anche il dirigente, visto che non ci pare di aver mai notato uno slancio di autonomia decisionale da parte della dirigente Marina Carrozzo.

In ultimo, potremmo citare i due anni e mezzo persi da Borri-Carrozzo per la redazione del Piano Urbanistico Generale. Rossi avrebbe tanto voluto differenziarsi dalle precedenti amministrazioni, portando a compimento il principale strumento urbanistico, ma la realtà è che il PUG sta a meno di niente, fatta eccezione per un incarico affidato al Politecnico di Bari.

Ebbene, rispetto a tutto questo – complice l’azzeramento della Giunta e l’apertura della crisi – l’assemblea cittadina del Partito Democratico ha redatto un articolato documento programmatico, chiarendo la propria posizione che, per molti versi, è il contrario di ciò che pensa ed ha fatto Borri in questi anni. Un segnale preciso, insomma, della necessità di cambiare la rotta. Il sindaco Rossi, però, chiarisce con i fatti che comanda lui e che del PD se ne frega non più tanto, visto che Borri farà parte anche della nuova Giunta comunale.

In un paese normale il PD dovrebbe protestare, astenersi dal far parte della nuova Giunta. E invece a Brindisi tutto tace e quel documento programmatico sarà poco più che cartiigienica.

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