Tribunale: i sindacati chiedono al presidente maggiore sicurezza e controllo
Situazione che sta diventando insostenibile al Tribunale di Brindisi per ciò che riguarda la sicurezza e il rispetto delle norme anti Covid. I sindacati Cgil, Cisl e Uil, in una articolata lettera inviata al Presidente di Palazzo di Giustizia, rilevano come poco o nulla sia stato fatto finora in termini di normativa anti Covid in tutte le aule e gli uffici del Tribunale di Brindisi. Secondo le organizzazioni sindacali, il presidente Pappalardo non è intervenuto per favorire il lavoro da remoto dei dipendenti, così come avviene in altri Tribunali, non è intervenuto per incrementare e rendere efficienti i controlli all’ingresso e per favorire le operazioni di vaccinazione per gli operatori e i dipendenti. Di contro, dicono i sindacati, “di trovare sovente all’interno degli stabili in cui insistono gli Uffici del Tribunale e della Procura, piuttosto che nelle aule d’udienza, un numero considerevole di avvocati che si accompagnano addirittura di praticanti che girovagano da una sezione/aula ad un’altra, piuttosto che utenti che girano liberamente alla ricerca, evidentemente, degli uffici/aule”. La lettera si chiude con un invito al presidente. “Nel richiamare – è scritto nella lettera – alle proprie responsabilità il Datore di lavoro, si chiede, di attivare maggiori controlli sia all’accesso che all’interno dei Uffici Giudiziari di Brindisi onde garantire la sicurezza a tutti quei lavoratori ed alle loro famiglie che sono chiamati a garantire i servizi ai cittadini”.
Ecco il testo integrale della nota delle segreterie territorali Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica
Emergenza sanitaria Covid 19 – Sicurezza e controlli del Palazzo di Giustizia di Brindisi.
Egregio Presidente, tenuto conto che la regione Puglia è stata classificata, ancora una volta, “zona rossa” ai fini del rischio da COVID-19, siamo costretti a rilevare, nostro malgrado, una grave ed oramai insostenibile criticità in materia di sicurezza e tutela della salute per gli operatori della giustizia che in questo periodo di pandemia, continuano a garantire in presenza i servizi ai cittadini. Le abbiamo chiesto in diverse occasioni, anche con note ufficiali, di intervenire sull’organizzazione del lavoro affinchè il maggior numero di attività siano svolte da remoto, parimenti a quanto già disposto in diversi Tribunali /Procure della nostra Regione. Registriamo invece, giornalmente, un organico a pieno regime che rischia in prima persona di contrarre il virus anche perchè, a nostro avviso, i controlli agli accessi del palazzo di giustizia degli utenti e del loro flusso all’interno dello stesso sono praticamente inadeguati. Accade sovente trovare all’interno degli stabili in cui insistono gli Uffici del Tribunale e della Procura, piuttosto che nelle aule d’udienza, un numero considerevole di avvocati che si accompagnano addirittura di praticanti che girovagano da una sezione/aula ad un’altra, piuttosto che utenti che girano liberamente alla ricerca, evidentemente, degli uffici/aule. Gli ultimi casi conclamati daI contagio da Covid 19 che riguardano sia operatori Giudiziari che Giudici nonché il mancato avvio del programma di vaccinazione al personale dipendente, ci inducono a chiederLE, ancora una volta, l’adozione immediata e prevista, tra l’altro, dalle ultime circolari della funzione Pubblica, dello Smart Working in analogia con quanto già disposto da altri Tribunali/Procure di questa regione. Inoltre, nel richiamare alle proprie responsabilità il Datore di lavoro, si chiede, di attivare maggiori controlli sia all’accesso che all’interno dei Uffici Giudiziari di Brindisi onde garantire la sicurezza a tutti quei lavoratori ed alle loro famiglie che sono chiamati a garantire i servizi ai cittadini.