SCONTRO ATTANASI-CURTO, CURTO: “ATTANASI IRRESPONSABILE. MI SOVRAESPONE”
“L’immagine e la reputazione di una città non si difendono mettendo la testa sotto la sabbia come sono soliti fare gli struzzi. Al contrario, le si tutelano con una attenta e intelligente attività di monitoraggio e verifica costante della realtà che la circonda. Qualità di cui l’Avv. Domenico Attanasi è evidentemente privo!”.
Un commento al vetriolo, che conferma la distanza siderale, non solo politica, ormai esistente tra Curto e Attanasi.
“L’Avv. Attanasi – ha proseguito l’ex senatore – ha definito la mia iniziativa <<mera propaganda>>, con ciò dimostrando di ignorare la storia di questa città, e dei rischi che essa ciclicamente corre allorquando alcuni fenomeni si ripresentano, sia pure sotto diverse spoglie. Ma tant’è! Impegnato com’è nel ruolo di “amministratore di sostegno” di questa Amministrazione, figuriamoci se ad Attanasi può interessare lo studio e l’analisi di una materia così delicata e densa di rischi per chi si espone pubblicamente. Anzi, le sue improvvide dichiarazioni sovraespongono la mia persona rispetto a determinati ambienti. E di ciò si è assunto sin d’ora la responsabilità.”.
“La verità – ha continuato l’avv. Curto – è che Attanasi è ormai affetto da una vera e propria bulimia di natura mediatico-presenzialista, cosicché poco ci manca che non intervenga anche sulle previsioni del tempo. E questo è un gran guaio perché da “amministratore di sostegno” avrebbe finalmente fatto una cosa utile facendoci sapere come si è concluso il “caso Falco” e come è andato a finire quel bando in cui i parametri valutativi erano: 10 per cento attribuito al prezzo e il 90 per cento alla bontà (sic!) del progetto!! Così, tanto per parlare di trasparenza. E magari poteva dirci qualcosa sul concorso per vigili urbani, prima bandito e subito dopo riposto nel cassetto. Così come poteva pure spiegarci se un Pug che perimetra il centro storico, includendo anche zone che centro storico non lo sono state mai, integra o meno qualcuna delle fattispecie previste da qualche articolo del codice penale.”.
E concludendo: “Attanasi probabilmente non mi conosce bene. Sono un uomo libero che non deve nulla a nessuno. In tutti i sensi. Semmai è il contrario! Egli ha definito le mie dichiarazioni dannose e scorrette: io definisco le sue provocatorie e insopportabilmente incaute. E la smetta di ergersi a paladino dei duri e puri. Nel corso della mia vita politica di duri e puri ne ho incontrati a iosa. Sono i peggiori. Il migliore aveva la rogna”.
Avv. Euprepio Curto
