Presso il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi è andato in scena il capolavoro della commedia italiana “Non è vero ma ci credo” . La superstizione è stata la protagonista indiscussa del capolavoro di Peppino De Filippo. Gervasio Savastano, il protagonista, è letteralmente ossessionato dalle “credenze” che gli rendono insopportabile la vita. Ha un ufficio pieno di oggetti che possono allontanare il malocchio e ogni cosa negativa che gli accade, viene attribuita a qualcuno che porta iella. Enzo De Caro è stato molto convincente e ha saputo interpretare il personaggio calandosi completamente nella performance. Tante e imperdibili le situazioni, al limite dell’assurdo, che hanno coinvolto tutti i personaggi. Uno spaccato di vita che evidenzia quanto tutto sia diventato frenetico, dominato da una routine faticosa e come a volte cadiamo nella trappola del:”non è vero ma ci credo”. Grottesca l’esaltazione della “gobba” come unico e potente anti-iella e imperdibile l’ossessione per il gatto nero. È innegabile che siamo tutti, più o meno, sensibili a situazioni che potrebbero causarci ansia. Tanti gli applausi per una commedia leggera e divertente perché tanta è la voglia di evadere, soprattutto in questo periodo. Al termine, De Caro si è intrattenuto con il pubblico raccontando le difficoltà che il mondo dello spettacolo ha dovuto affrontare negli ultimi due anni. Molto bella l’idea di rendere omaggio al grande Fausto Cigliano, maestro della canzone napoletana. Anna Consales