MACINA: “LA POLITICA PUGLIESE FA FINTA DI NULLA SULLA GESTIONE DI ARPAL. SILENZIO ASSORDANTE DI PARTITI CHE HANNO FATTO DELLE BATTAGLIE MORALI LA LORO CIFRA”

La politica pugliese continua a far finta di nulla sulla gestione di Arpal (agenzia regionale per le politiche attive del lavoro) guidata da Massimo Cassano, già direttore generale e oggi candidato e uomo forte del “Terzo Polo”, che ha deciso di appaltargli la Puglia.
Servirebbe una seria riflessione su vicende e risvolti quantomeno inopportuni. Purtroppo, invece, fatta eccezione per pochissime e isolate – sebbene coraggiose – voci fuori dal coro, tutto tace e resta immobile. Anzi, come detto, il Terzo polo difende Cassano affermando che “non vede il problema” in quanto Cassano si è messo in aspettativa. Come se tutto ruotasse attorno a questioni formali.
La verità è che è stata scelta la strada di “normalizzare” comportamenti che andrebbero invece stigmatizzati. E si preferisce glissare lasciando in sospeso, in Consiglio regionale, una riforma dell’Arpal divenuta da tempo ineludibile.
Anche forze politiche che per anni hanno fatto delle battaglie morali e di etica la propria cifra politica, oggi tacciono. Un silenzio assordante il loro. Per quale motivo? Semplice: per non rompere equilibri politici e personali oramai consolidati.
La Puglia è stretta in un giogo di potere che ha reso l’aria irrespirabile.

On. Anna Macina, candidata al collegio plurinominale Camera Brindisi-Lecce per Impegno Civico

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