SANTA TERESA SEMPRE PIU’ IN CRISI. MANCANO ALL’APPELLO 300mila EURO!

La società Santa Teresa, a totale capitale sociale detenutod alla Provincia di Brindisi, nel 2022 ha isnerito in bilancio crediti nei cofnronti dell’ente per prestazioni non effettuate. Il tutto, è stato confermato anche nel cordo dell’ennesimo contraddittorio tra funzionari della Santa Teresa e della Provincia, alla presenza dei rappresentanti sindacali e dell’amministratore unico della società, nonché sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna.
In altri tempi questo avrebbe significato la messa in liquidazione della società. Ma in qeusto momento, grazie a quanto stabilito da normative vigenti, il debito può essere spalmato su cinque esercizi annuali. Il che, però, significa appesantire ulteriormente la situazione finanziaria della partecipata, anche alla luce del taglio di trasferimenti da parte della Provincia e della Regione. Un rischio gravissimo per gli 88 dipendenti che rischiano davvero di non percepire un euro di compenso nei prossimi mesi.
Ma il fatto grave, così come denunciato in più occasioni, è che proprio l’amministratore dimissionario nel suo ultimo giorno di lavoro aveva firmato degli avanzamenti di carriera e quindi anche aumenti di compensi per più di qualche dipendente. Sulla scorta di quale previsione di introiti supplementari non è dato sapere. Ed a questo punto Marchionna non potrà che uscire di scena in quanto rischia di diventare incompatibile con la sua nuova funzione di sindaco di Brindisi. Una brutta gatta da pelare per più di qualcuno, con annessi rischi di eventuali approfondimenti anche in sedi differenti da quella amministrativa.

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